Attualità

Sartini insiste sulle prove di carico

A Senigallia l'esponente di Bene Comune ribadisce la sua richiesta per conoscerne il reale stato di conservazione di ponte Garibaldi e ponte II Giugno

Ponte II Giugno e Portici Ercolani

SENIGALLIA – Giorgio Sartini ribadisce la sua richiesta di effettuare le prove di carico dei ponti II Giugno e Garibaldi, «per conoscerne il reale stato di conservazione relativamente alla capacità portante effettiva di ciascuno dei due ponti cittadini ed anche per sgombrare l’imbarazzante equivoco che il Ponte 2 giugno sia stato chiuso a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia».

Il sindaco Maurizio Mangialardi – come ha riportato il nostro giornale in un precedente articolo – aveva dichiarato che: «Anzitutto – è bene sgomberare il campo da ogni equivoco per ciò che riguarda ponte Garibaldi, rispetto al quale l’amministrazione non ha mai ipotizzato la riduzione delle condizioni d’esercizio rispetto a quelle attuali, né tantomeno la sua chiusura. Per quanto riguarda poi la richiesta di prove di carico, va detto con chiarezza che qualora venisse compiuta su Ponte II Giugno si rischierebbe concretamente di arrecare gravi danni alla struttura, compromettendo così anche il passaggio pedonale. È davvero questo che vuole Sartini? Ma ciò che più mi preme – sottolinea ancora il sindaco – è smentire una volta per tutte le illazioni, costruite ad arte, che vorrebbero la chiusura del Ponte II Giugno al traffico veicolare come il frutto della volontà dell’amministrazione di procedere, in maniera subdola, all’estensione della zona pedonale. Nulla di più falso».

Oggi il rappresentante Bene Comune aveva chiesto di partecipare alla discussione della sua petizione durante l’audizione nella riunione della Giunta Comunale che ha trattato l’argomento. Sartini si è presentato accompagnato dall’ingegner Gabriele Annovi.

Il regolamento prevede che alla riunione potesse partecipare una sola persona, perciò Giorgio Sartini, lamentandosi per un eccessivo formalismo, ha lasciato entrare Annovi, in qalità di tecnico, e ha dato appuntamento alle 12.30 per spiegare il suo punto di vista alla stampa.

Sartini preme sull’argomento che: «la prova di carico non è una prova a rottura, ma una prova volta a determinare gli abbassamenti in alcune sezioni in modo da determinare l’andamento della deformata per effetto di carichi noti e predeterminati dal collaudatore e per verificare il comportamento reale sotto carico del ponte in condizioni di carico noto per poterne determinare la capacità portante massima».

«Il carico – è scritto nella relazione presentata dal consigliere comunale – è costituito da camion adeguatamente caricati e disposti secondo le prescrizioni della normativa per la struttura in esame o secondo le indicazioni del collaudatore statico».

Sartini sottolinea anche che: «senza prova di carico non sappiamo realmente quale sia la portata massima del ponte e possiamo solo fare una ipotesi non supportata da alcun calcolo con validità tecnico legale normativa».

Per sostenere la sua petizione il consigliere di opposizione ha ricordato il precedente del viadotto di Cingoli, per cui il sindaco Filippo Saltamartini ha chiesto le prove di carico, effettuate senza aggravare i danni al ponte nel settembre 2016, al fine di scongiurarne la chiusura.

Sartini conclude: «Qualora non vogliate eseguire le prove di carico sul ponte II Giugno e sul ponte Garibaldi vi invitiamo a comunicare per iscritto la capacità portante massima di ciascuno dei due ponti».

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