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Sant’Elpidio a Mare, Piero Massimo Macchini in scena all’Auditorium Giusti con “Scena Muta”

Lo spettacolo, diretto da Leonardo Accattoli, è in programma il 29, 30, 31 dicembre, e poi il 7 e 8 gennaio (ore 21.15)

Piero Massimo Macchini

SANT’ELPIDIO A MARE – Piero Massimo Macchini torna sul palco con “Scena Muta”. Diretto da Leonardo Accattoli, è un monologo che parla del quotidiano e dei tanti suoi aspetti attraverso un excursus autobiografico del protagonista, che per un’ora e venti – insieme alla voce fuori campo della sua coscienza (o, forse, solo di sua madre… chissà!) accompagna il pubblico in un viaggio pieno di risate e di silenzi, utilizzando svariate tecniche dello spettacolo dal vivo, passando in un attimo dal cabaret, al (melo)drammatico, fino al mimo. Questo viaggio che trascina il pubblico saltellando da un aneddoto divertente ad un altro, avrà però un epilogo inaspettato. Macchini infatti alla fine arriverà a parlare di come un episodio di stalking gli abbia condizionato un periodo della vita e di come in certi casi parlare, denunciare, lasciarle uscire quelle parole di paura, di rabbia e di sconcerto sia necessario. Di come, insomma, in certi casi, non sia possibile fare scena muta.

Scena Muta è in programma il 29, 30, 31 dicembre, 7 e 8 gennaio a Sant’Elpidio a Mare, auditorium Giusti, ore 21.15.

«In questo momento storico che ci tocca vivere – si legge nella scheda dello spettacolo – le parole tante volte sembrano non avere il coraggio di uscire e allora rimangono incastrate nella testa, nella pancia, in gola. Forse perché siamo pervasi da una continua sensazione di stallo. E come dargli torto, a queste benedette parole: dopo due anni di pandemia e tutto lo strascico di precarietà, rabbia e paura che ne è conseguito, non abbiamo fatto in tempo a riadattarci alla vita e ad una seppur minima speranza nel futuro che ecco arrivare i venti di una Terza Guerra Mondiale in Europa. Terrorizzati, ci siamo ritrovati di punto e a capo: pietrificati, ci guardiamo intorno con sguardo vacuo, la bocca aperta, le parole incastrate… insomma, eccoci di nuovo senza parole, pronti a fare SCENA MUTA. La scena muta come difesa e resa, di fronte alla paura, ma anche di fronte all’imbecillità dei tuttologi da social, dei politici che continuano imperterriti il loro magna magna, o alle più comuni vicissitudini del quotidiano (un conto salatissimo al ristorante, una figuraccia durante un rapporto sessuale, la solita multa del solito ausiliare del traffico per i soliti due minuti di ritardo,…). D’altra parte, nonostante la continua evoluzione della tecnica e della scienza, non è ancora stato inventato un modo migliore per demonizzare le incertezze, il senso di inutilità che ci pervade, o tutte le paure – fino alla più grande, la più eterna, la paura della morte -, del ridere. La scena muta come fuga e la risata come cura». 

Scena muta, ideato e scritto da Piero Massimo Macchini e adattato insieme a Leonardo Accattoli – autore e regista per cinema e teatro, debutterà all’Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare. La scelta del luogo non è casuale. L’Auditorium Giusti, infatti, dopo il terremoto del 2016 ha attraversato periodo non propriamente semplici. Da qualche tempo, però, sta ripartendo e sta tornando ad essere un punto di incontro per molte persone di tutte le età, che accorrono numerose e vogliose di ritornare ad una socialità attiva e ad uno scambio sempre più frequente che ravvivi il contesto socio culturale della zona. Piero Massimo Macchini – marchigiano, che ha molto a cuore la sua terra e la sua gente – nel corso della sua carriera si è esibito in tutto il mondo, con diverse produzioni e peculiarità, lavorando sia sulla parola che sulla visual comedy. Un attore/artista a tutto tondo, che grazie alla padronanza della parola e del corpo e ad uno scambio continuo con il pubblico, regala sempre performance partecipate e cariche di energia. Energia che è diventata ormai componente necessaria per andare avanti nella vita di ogni marchigiano, che dopo il sisma devastante del 2016, è stato travolto dalla pandemia, dai cari bollette causati dalla guerra e non ultimo anche da una devastante alluvione, Ed energia che nel caso di Scena muta è sostenuta dalla narrazione del quotidiano (di cui tutti siamo attori e testimoni) e dalla sincerità del mettersi a nudo, raccontando un episodio di invasione della privacy, che lo ha fatto stare male. Scena muta, dunque, vuole essere anche un momento, per condividere le risate, ma anche il silenzio. Per stare insieme bene, come si stava prima e come adesso, delle volte, sembra di non riuscire più a stare.

Giovedì 29 dicembre bit.ly/3XZGAO2

Venerdì 30 dicembre bit.ly/3VUwvQr

Sabato 31 dicembre (evento speciale, in questo link tutte le info https://fb.me/e/25gIWzfb5)

Sabato 7 gennaio bit.ly/3UwYLaJ

Domenica 8 gennaio bit.ly/3ivIPIv

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