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Monteporzio, San Costanzo e Fratterosa senza più servizio prelievi. Cisl e Fnp Cisl Fano: «Continua la destrutturazione della sanità»

A questo disagio, che ricadrà prevalentemente sui cittadini anziani o più fragili, si aggiunge anche la scarsità di collegamenti pubblici tra il polo in servizio ed i Comuni rimasti senza centro analisi

prelievo del sangue
Un prelievo

FANO – Monteporzio, San Costanzo e Fratterosa senza più servizio prelievi di sangue. I cittadini che avranno bisogno di fare le analisi del sangue dovranno recarsi presso la Casa della salute di Mondolfo. A questo disagio, che ricadrà prevalentemente sui cittadini anziani o più fragili, si aggiunge anche la scarsità di collegamenti pubblici tra il polo in servizio ed i Comuni di cui sopra.

A denunciare la situazione ci hanno pensato Cisl e Fnp Cisl Fano: «Una scelta gravissima. Al danno si aggiunge il paradosso in quanto ad oggi per la prenotazione del semplice esame del sangue occorrono trenta giorni di attesa. Continua così la destrutturazione della sanità territoriale con grande disagio, tenuto conto che molti utenti di questo servizio sono persone anziane e fragili. L’altro grave problema è la mancanza di adeguati collegamenti pubblici con Mondolfo: pochissime corse che peraltro si fermano a Centocroci e quelle che raggiungono Mondolfo fermano lontano dalla Casa della Salute».

La Cisl di Fano assieme alla categoria dei Pensionati chiede immediatamente la riapertura dei punti prelievi nella Val Cesano e il potenziamento dei servizi territoriali, ancora destrutturati, erogati saltuariamente e con liste d’attesa lunghissime.

«La Sanità come dimostra questa scelta – concludono le sigle sindacali – non è fatta solo di Ospedali ma di una rete sanitaria territoriale che eroga servizi e prestazioni ambulatoriali con una capillarità e una presenza soprattutto nei comuni lontani dalla costa. I cittadini di questi comuni soffrono l’isolamento dato anche dalla mancanza di trasporti pubblici locali adeguati. Continuano solo il depotenziamento e la chiusura dei servizi territoriali sanitari. Solo una nuova impostazione del sistema Salute, come ci ha purtroppo insegnato il covid, permetterà di garantire cure sanitarie diffuse nel territorio e prossime alle persone anziane e fragili».

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