Attualità

La sanità marchigiana compatta contro le fake news

Le Marche protagoniste il 26 gennaio a Montecitorio nell'ambito dell'evento 'Donne che curano' organizzato dall'associazione nazionale Women For Oncology-Italy per sensibilizzare sul pericoloso fenomeno della disinformazione

La rappresentanza marchigiana a Montecitorio. Da sinistra Michele Caporossi, Direttore Generale Ospedali Riuniti Ancona, Rossana Berardi, Direttore Clinica Oncologica, Fabrizio Volpini, Presidente IV commissione sanità Regione Marche, Renato Bisonni medico oncologo all’Ospedale di Fermo e coordinatore della Marcangola (rete di associazioni che operano in ambito oncologico marchigiano)
La rappresentanza marchigiana a Montecitorio. Da sinistra Michele Caporossi, Direttore Generale Ospedali Riuniti Ancona, Rossana Berardi, Direttore Clinica Oncologica, Fabrizio Volpini, Presidente IV commissione sanità Regione Marche, Renato Bisonni medico oncologo all’Ospedale di Fermo e coordinatore della Marcangola (rete di associazioni che operano in ambito oncologico marchigiano)

ROMA – Lotta alle fake news e sanità che funziona, le Marche ci sono. La regione ha avuto un ruolo da protagonista due giorni fa (26 gennaio, ndr) a Montecitorio, nell’ambito dell’evento di respiro nazionale ‘Donne che curano’, organizzato dall’associazione Women For Oncology Italy per chiedere un’alleanza tra medicina, politica e giornalismo che possa finalmente fare fronte comune contro il deleterio fenomeno della disinformazione, che sul fronte oncologico rappresenta un serio rischio per la salute pubblica.

A rappresentare la sanità marchigiana nell’importante incontro di Roma, che è anche servito per fare il punto sullo stato dell’Oncologia nazionale, erano presenti Michele Caporossi, Direttore Generale Ospedali Riuniti Ancona, Fabrizio Volpini, Presidente IV commissione sanità Regione Marche, Renato Bisonni medico oncologo all’Ospedale di Fermo e coordinatore della Marcangola (rete di associazioni che operano in ambito oncologico marchigiano) insieme a Rossana Berardi, Direttore Clinica Oncologica, dell’Università Politecnica delle Marche – Ospedali Riuniti, Ancona. Quest’ultima intervenuta anche come fondatrice e vicepresidente di Women For Oncology-Italy, associazione nazionale emanazione di ESMO (European Society For Medical Oncology), nata per iniziativa di nove tra le più importanti oncologhe italiane per supportare le donne in oncologia.

«Siamo fieri di aver dato, con l’evento di Roma, un contributo importante al sistema di rete nelle Marche, rappresentato da professionisti, istituzioni sanitarie, politiche e associazionismo – ha dichiarato Berardi – È proprio questo network, che nelle Marche funziona,  che va sostenuto e rafforzato per il bene dei cittadini, dei pazienti e delle loro famiglie». Oltre alle autorità, infatti, dalle Marche sono arrivate a Montecitorio le principali associazioni di oncologia della regione, riunite nella rete Marcangola, e oltre 90 persone tra cui molti pazienti come, ad esempio, Gentilina Recchi, seguita dalla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, che ha portato la sua testimonianza al pubblico.

L’obiettivo dell’appuntamento di ieri era incontrare i politici nella sede istituzionale per eccellenza e parlare con loro, insieme a giornalisti e pazienti, di come è vissuta l’Oncologia oggi, portando alla loro attenzione le tematiche della comunicazione con i pazienti e con le loro famiglie. Women for Oncology vede un’Oncologia che lavora insieme ai pazienti e ai cittadini con cui desidera fare network nell’obiettivo comune di lotta contro i tumori. Un obiettivo che nelle Marche è già realtà.

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