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San Severino, il sindaco: «Colpito il nostro ospedale per favorire l’espansione di altre strutture»

Nei giorni scorsi la Determina 742 è stata sospesa dalla Direzione dell’Asur. Il primo cittadino: «Profondamente ingiusto e penalizzante per il nosocomio “Bartolomeo Eustachio”»

L'ospedale "Bartolomeo-Eustachio" di San Severino Marche
L'ospedale "Bartolomeo-Eustachio" di San Severino Marche

«La nostra azione di denuncia e di protesta continuerà a oltranza. Metteremo in atto tutte le azioni possibili nell’ambito della correttezza istituzionale e di quanto consentito dalla Costituzione, forti dell’appoggio di molti, sino a quando la nefasta Determina 742 della direzione Asur Marche non sarà ritirata. Ci dovranno mettere nero su bianco che le strutture dipartimentali di Radiologia, Hospice e Oncologia rimarranno così come sono attualmente con i loro responsabili».

Rosa Piermattei, primo cittadino di San Severino, torna a parlare della questione che riguarda il nosocomio settempedano “Bartolomeo-Eustachio”. Sul banco della questione la Determina n.742 del 31 dicembre 2019 con la quale l’Asur Marche ha declassato tre Unità operative dell’ospedale di San Severino da Unità semplici dipartimentali a Unità semplici. Il sindaco Piermattei aveva scritto, oltre che al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e al direttore dell’Asur Marche Nadia Storti, anche al ministro della salute Roberto Speranza.

Nei giorni scorsi infatti la Determina 742 è stata sospesa dalla Direzione dell’Asur. «Pur in presenza di una dimostrazione concreta, anche se parziale, di un ravvedimento, ritengo comunque che l’atto sia profondamente ingiusto e penalizzante per l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche e, pertanto, mi sento in dovere di continuare a chiederne l’immediato ritiro – aveva commentato il sindaco Piermattei -. Sono insomma pronta a un dibattito sulle problematiche che riguardano la sanità dei nostri territori ma insisto affinché la Determina 742 sia definitivamente annullata».

«Avere sospeso la Determina 742, pur rappresentando un gesto di attenzione e di buona volontà, non può essere in nessun modo la soluzione del problema che rimane tutto intero così come si è presentato fin da subito – ha aggiunto il primo cittadino -. Quello preso, infatti, è solo un parziale ripensamento che, ancora di più, focalizza l’attenzione su quella che è una vera e propria ingiustizia perpetrata ai danni di chi si riteneva non dovesse reagire in quanto ritenuta parte confinata lontano dagli ambiti decisionali “che contano” e, soprattutto, ignara dei tecnicismi da chi amministra la sanità. Questo non corrisponde alla realtà in quanto da più parti mi è stata segnalata la volontà di colpire l’ospedale di San Severino Marche, favorendo di conseguenza l’espansione di altri a nostro danno. A questo piano giustamente, e non lo dico solo da sindaco, mi sono opposta. Ora più che mai, e con forza, torno a chiedere il ritiro della nefasta Determina 742».

«Sto valutando anche un ricorso amministrativo contro la decisione della Direzione dell’Asur perché è mia intenzione seguire davvero tutte le strade possibili – ha concluso il sindaco -. Ad oggi solo l’abnegazione e la professionalità di tanti medici ha evitato interruzioni di servizi e disagi ai pazienti. I territori andrebbero ascoltati, certi provvedimenti andrebbero presi assieme ai sindaci che sono primi responsabili della salute della popolazione ma anche uniche persone chiamate democraticamente a rappresentare i cittadini».

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