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Rimpasto di giunta regionale, Pd Pesaro: «Poltronificio di destra e bocciatura sulla sanità»

Fulvi e Gresta: «Un teatrino che non interessa ai cittadini. La Lega forse si è accorta del disastro prodotto»

Rosetta Fulvi

PESARO – Ipotesi rimpasto di giunta regionale, la Federazione provinciale del PD e Giovani Democratici di Pesaro e Urbino esprimono «profonda preoccupazione per lo spettacolo imbarazzante che la destra regionale di governo sta offrendo alla comunità marchigiana. Pur non entrando nelle miserie del poltronificio di destra, che lasciamo ai diretti interessati, non è possibile ignorare come la Lega abbia anteposto, ai tanti problemi e bisogni dei cittadini marchigiani, la bagarre interna per “futili motivi”. Non ci riguardano i destini personali di assessori che stanno distruggendo il nostro sistema e fallendo completamente le promesse, tantomeno gli appetiti di chi vuole raggiungere le più alte posizioni regionali».

Rosetta Fulvi, segretaria provinciale e Nicola Gresta, segretario Giovani Democratici commentano: «Quello che invece riguarda tutti è la grave instabilità della Giunta regionale prodotta dallo scontro politico, una situazione pericolosa per il sistema marchigiano che in tutti i settori necessita urgentemente di una visione condivisa, di risposte, di progettualità e tempi certi.

Tra le varie defenestrazioni richieste dalla segretaria della Lega Latini è sconcertante la situazione che riguarda l’assessore alla sanità, bocciato dal proprio partito proprio dopo l’approvazione del Piano Socio Sanitario regionale. Un Piano osannato dalla destra ma che in realtà è disastroso per il diritto alla salute e le prestazioni sanitarie pubbliche dei marchigiani. Dopo tre anni che come PD denunciamo la situazione in cui sta sprofondando la sanità pubblica marchigiana, il danno prodotto nella provincia di Pesaro e Urbino con la distruzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord in favore di una sanità Ancona-centrica, l’aumento delle liste d’attesa con il conseguente ricorso alla sanità privata o alla rinuncia alla cura da parte di molti cittadini, alla perdita di medici e infermieri, l’utilizzo di professionisti del sistema privato strapagati e non sottoposti alle regole di qualità richieste dal pubblico, all’aumento della mobilità passiva».

Per i Dem «La segretaria Latini forse teme che i cittadini, che si stanno accorgendo del disastro prodotto sulla loro pelle, attribuiranno alla Lega la colpa? E’ un tentativo per recuperare il consenso perduto?

Un teatrino quindi che non interessa i cittadini e le associazioni quotidianamente alle prese con emergenti problemi economici, di lavoro, di salute, e quelli dovuti alle calamità come le alluvioni ma che dimostra come la situazione reale delle Marche è ben diversa da quella promessa in campagna elettorale: il “modello Marche” della destra, considerato dalla Meloni un esempio a livello nazionale da seguire ha calato la maschera e sta franando sotto il peso della inadeguatezza politica della Giunta, delle bugie raccontate e di tutte quelle promesse che non saranno mai mantenute».

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