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Rigopiano: ricavato record per il negozio di Marina

La "Vendita del cuore" a Osimo è stata degna del nome che porta. Il negozio di Marina Serraiocco, deceduta a Rigopiano con il marito, è stato preso d'assalto nei quattro "Venerdì di luglio" in cui è stato aperto grazie ai commercianti del centro

Il negozio di Marina in una serata dei "Venerdì di luglio"

OSIMO – Quasi quindicimila euro è il ricavato delle quattro serate della “Vendita del cuore” nel negozio di Marina Serraiocco, la commerciante osimana deceduta con il marito Dino Di Michelangelo nell’inferno dell’hotel Rigopiano il 18 gennaio scorso. Mille e 58 gli scontrini staccati. Alcuni commercianti del centro storico di Osimo hanno fatto di tutto per chiedere il permesso e tenere aperto il negozio lungo corso Mazzini per i quattro “Venerdì di luglio” terminati ieri sera, il 28. Per la serata conclusiva sono arrivati di nuovo da Chieti i genitori di Marina, il fratello, la cognata e i tutori del bambino, il piccolo Samuel figlio della coppia, sopravvissuto alla tragedia.

LA LETTERA DEI COMMERCIANTI CHE HANNO GESTITO LA VENDITA: «Grazie a chi ha autorizzato l’apertura del negozio soprattutto il giudice del tribunale di Ancona che ha capito l’importanza del gesto. Grazie a tutti coloro che hanno acquistato per raggiungere questo traguardo e sono stati più di mille. Grazie a noi colleghe, Patrizia, Antonella, Loredana, Nicoletta, Fabiola, Tiziana, Sandra, Iva, Alessia e Adriana e alle amiche Moira e Marianna, insieme siamo riuscite dove pensavamo non sarebbe stato possibile neanche iniziare. Hanno cercato di fermarci in tutti i modi ma al cuore non si comanda».

Un mazzo di rose lasciato accanto al ritratto di Marina nel suo negozio

IL RICORDO DELLA COGNATA MARTINA: «Una rosa, simbolo di un saluto composto, semplice. Come eri tu, come avresti voluto tu. A noi per ricordarti basta tenerti nei nostri cuori, niente di più. Ciao Marina, veder chiudere le porte del tuo negozio è stata dura ma vedessi quanta gente ti vuole davvero bene. Sapere questo è già di conforto! Ci manchi. Grazie Osimo».

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