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Rifiuti, Arcevia è il più virtuoso dei comuni marchigiani tra 3000 e 5000 abitanti

Ogni anno l'Arpam pubblica i dati ufficiali circa la produzione di rifiuti relativi al calcolo della Ecotassa. Tra le cittadine meno virtuose Numana

Arcevia: castello di Loretello
Arcevia: castello di Loretello. Foto tratta da Turismo.marche.it

ANCONA – Funziona la raccolta differenziata? Quanto spendono i cittadini per la Tari? Stiamo facendo qualcosa per l’ambiente? Come aumentiamo il livello di riciclo? Quali modalità di raccolta sono più efficienti? Queste ed altre domande sorgono quando si affronta l’annoso tema dei rifiuti. Tra stato dell’arte e prospettive del futuro, agli amministratori pubblici è demandato il compito di amministrare la questione nell’interesse dei propri cittadini che raramente sono consapevoli di quanto avviene anche nelle realtà limitrofe.

Ogni anno Arpam, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, pubblica i dati ufficiali circa la produzione di rifiuti relativi al calcolo della Ecotassa e da cui scaturiscono delle importanti evidenze nella gestione dei rifiuti.

I dati dei 41 comuni tra 3.000 e 5.000 abitanti evidenziano come tra per raccolta Pro Capite totale sono Arcevia con 302 kg, e due comuni del fermano Grottazzolina e Falerone, tutti al di sotto dei 350 kg (rispettivamente 337 e 346 kg).

Tra le città meno virtuose abbiamo città a spiccata vocazione turistica come Numana, la più alta produzione di rifiuti delle Marche 1.761 kg, Sirolo 725 kg ed infine Gradara 580 Kg. Questo indicatore permette di quantificare il livello con il quale le amministrazioni ed i relativi gestori riescono a uniformarsi alle logiche di economia circolare.

Per quanto riguarda la raccolta indifferenziata posto d’onore spetta a San Costanzo con 81 kg e, a seguire, Agugliano e Santa Maria Nuova con 81 e 85 kg.

In fondo alla classifica primeggiano in senso opposto Gabicce 353 kg e Cupra Marittima 245 ed infine Pergola con 185 kg. Questo indicatore permette di quantificare il livello con il quale le amministrazioni ed i relativi gestori riescono ad applicare, sempre all’interno del concetto di Prevenzione di produzione del rifiuto, il livello e ridare nuova vita al rifiuto quale fine ultimo dell’economia circolare.

Anche qui, al di là degli aspetti tecnici ed ambientali, le diverse perfomance impattano in modo determinante sui costi delle Gestione e conseguentemente sulla Tari che i cittadini sono tenuti a versare al proprio comune. Il tema costi sarà approfondito con dovizia di dettagli nei prossimi articoli sul tema Rifiuti.

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