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Riceci, Andreolli (Lega): «Pd e M5S sono contro la discarica, ma salvano il cda dei maxi-utili»

Il consiglio comunale ha detto no all'azzeramento dei vertici di Marche Multiservizi. Il leghista: "Hera guida politica"

Dario Andreolli, Lega

PESARO – Discarica di Riceci, il consiglio comunale ha detto no all’azzeramento del cda Marche Multiservizi. Ma la polemica non si placa. Il capogruppo in consiglio comunale della Lega Dario Andreolli commenta la bocciatura della mozione presentata.

Il motivo? «In data 12/12/2022 Mms ha votato all’unanimità dei presenti l’acquisizione di Aurora srl che ha presentato in provincia un progetto di realizzazione di una discarica di rifiuti speciali presso Riceci di Gallo di Petriano – spiega Andreolli – Sulla discarica di Riceci la maggioranza PD- 5 stelle di Pesaro si arrampica sugli specchi: si dichiara contro la discarica però salva il Presidente e il CDA che l’hanno votata. Un’ipocrisia politica senza precedenti visto che il sindaco scarica le responsabilità su chiunque tranne che sul Presidente da lui stesso nominato e che, nonostante lo abbia tenuto all’oscuro di tutto, continua a riscuotere la sua fiducia. È sbagliato salvare il CDA dei maxi-utili, degli aumenti sconsiderati di stipendi e dell’approvazione della discarica di Riceci. Non può essere il CDA che ha creato un problema politico ed economico e che ha esposto la società a possibili contenziosi legali e a risarcimenti  a trovare una soluzione alternativa per il futuro».

«La richiesta presentata dalla Lega era chiara e trasparente: azzerare il CDA di Marche Multiservizi in seguito alle scelte operate sulla discarica di Riceci.  Un CDA che si è reso protagonista di una scelta sbagliata, senza trasparenza e mai condivisa con i sindaci, con i territori e con i cittadini. Un CDA che ha scelto di avventurarsi  in un grande investimento finanziario con una società privata senza neppure avere certezze da un punto di vista normativo della possibilità di realizzare l’investimento. Un CDA che ha esposto una società come Marchemultiservizi a possibili contenziosi legali e a risarcimenti che oggi pesano come un macigno sul futuro della società e sulle possibili scelte future e che oggi rende difficile persino ritirare il progetto. Come può Ricci rinnovare la fiducia a questo CDA e al Presidente Pierotti che non ha neanche mai sentito il dovere di confrontarsi con lui prima di votare a favore della realizzazione di una nuova discarica?». 

La Provincia ha bocciato il progetto, ora chiede alla Regione di definire la questione. Ma nel frattempo è partito il ricorso al Tar da parte della società. La mobilitazione è continua e il caso è tutt’altro che spento.

«Anziché rispondere a queste domande il sindaco Ricci ha continuato il gioco dello scaricabarile attribuendo le responsabilità dell’accaduto a tutti tranne che alle persone di sua nomina. Una posizione sconcertante di un sindaco che, nonostante rappresenti il 25% delle quote della società, cade sempre dalle nuvole. È l’ennesima prova di quello che sostengo da anni in consiglio comunale: Comune e Provincia (a guida PD) hanno preferito perseguire la massimizzazione degli utili e di conseguenza dei dividendi ed hanno delegato al socio privato HERA la guida non solo tecnica, ma anche politica, strategica e di programmazione di Marchemultiservizi. Questi sono i risultati prodotti da una gestione sbagliata ed infruttuosa di chi per anni ha scelto di interessarsi solo dei dividendi di fine anno e non delle scelte politiche nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente. Al posto che questa difesa d’ufficio era necessario cambiare rotta a partire dall’azzeramento del CDA di Marche Multiservizi e dalla rinegoziazione dei patti parasociali».

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