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Regionali, “Dipende da noi” si presenta a Pesaro: «Siamo contro l’ospedale Pesaro-Fano, sì a presidi territoriali»

Tra i punti del programma del candidato alla presidenza della Regione Marche, Roberto Mancini, anche l'economia. «La Regione coordini servizi e infrastrutture per le imprese»

La presentazione dei candidati di “Dipende da noi” a Pesaro

PESARO – Sanità, tasse, sviluppo economico. Sono queste le fondamenta della campagna elettorale di Roberto Mancini, candidato alla presidenza della Regione con la lista Dipende da noi.

La presentazione martedì sera (18 agosto) a Pesaro, al giardino della Musica Ritz Ortolani.

«La nostra idea è quella di considerare lo sviluppo economico in maniera diversa, occorre una svolta per generare posti di lavori. La Regione deve avere la funzione di coordinamento sui servizi e le infrastrutture. Non dobbiamo attirare capitali stranieri che abbiamo visto rivelarsi una scelta fallimentare in molti casi, ma sviluppare la tradizione manifatturiera e artigianale delle Marche mettendo le pmi in condizioni di avere servizi.

In questo senso possiamo incidere sulle tasse per quel che è competenza regionale. E dare un forte impulso ecologico nel rapporto costa entroterra anche grazie a una agricoltura biologica, un modello che consente di produrre con ricavi positivi».

Poi c’è la partita sanitaria e Mancini assicura: «Siamo contro l’unione dell’ospedale Pesaro-Fano. Servono due veri presidi nella provincia con altre strutture di prossimità nel territorio. Quanto alla viabilità e trasporti puntiamo a una mobilità dolce con infrastrutture adeguate nel rapporto costa e aree interne».

Roberto Mancini, candidato alla Regione

Ultima battuta, sulle alleanze. «Noi in questi mesi abbiamo cercato di creare una coalizione con il Pd, con una svolta rispetto a Ceriscioli che ha governato male. Ma il Pd ha chiuso le porte e così rischia di peredere. Andiamo da soli per introdurre un altro metodo di fare politica».

Per la circoscrizione di Pesaro si candidano al consiglio regionale Genni Ceresani, Massimo D’Agnillo, Maria Giovanna Depau, Corrado Filippini, Vittorio Ondedei, Alessandro Panaroni, Laura Testasecca.

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