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Recanati, consigliere di Fratelli d’Italia paragona i gay agli animali. Monta la polemica: «Si dimetta»

Il post su Facebook recitava: «Hanno chiesto e ottenuto di essere benedetti… proprio come si fa per gli animali alla festa di Sant'Antonio abate!!». Il partito di Meloni si dissocia e Arcigay insorge

Matteo Marchegiani, Arcigay Comunitas Ancona (Immagine di repertorio)

RECANATI – Consigliere comunale di Fratelli d’Italia paragona le coppie gay a degli animali. Poi, chiarisce, ma le opposizioni insorgono. E Arcigay ne chiede le dimissioni. È accaduto qualche giorno fa. A riportare la vicenda, è QN – Il Resto del Carlino. Il consigliere di Fdi Pierluca Trucchia ha postato sul proprio profilo social una frase che ha indignato la politica: «Hanno chiesto ed ottenuto di essere benedetti… proprio come si fa per gli animali alla festa di S’Antonio abate!!», si leggeva nel messaggio che a onor del vero non riporta la parola gay. Ma poi è lui stesso a parlarne ai cronisti.

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Un messaggio che è stato rimosso dopo qualche minuto dalla pubblicazione sui social. Una considerazione, quella di Trucchia, che arrivava a pochi giorni dalla diffusione di un documento ufficiale della Santa Sede che citava per la prima volte le coppie dello stesso sesso. Il Vaticano ha più volte chiarito che anche gli (e le) omosessuali possono fruire del battesimo, ma si tratta di un battesimo pastorale, non liturgico.

E mentre la maggioranza recanatese (Recanati insieme) chiede le dimissioni del consigliere, lui cerca di rimediare: «Niente di offensivo nei confronti delle coppie gay, ci mancherebbe – ha detto nei giorni scorsi alla stampa –. Volevo solo rimarcare, come ha fatto poi anche lo stesso Papa, che nell’atto della benedizione non c’è nulla di sacramentale, cioè non serve a legittimare l’unione di esseri umani dello stesso sesso, che per la Chiesa resta non accettabile. Come avviene in altre occasioni, la festa degli animali o del raccolto o nel periodo Pasquale, la benedizione della casa, il gesto ha, naturalmente, un significato rituale a cui non si dà alcuna legittimazione morale. Il resto è solo una forzatura speculativa alla quale io non intendo affatto replicare».

Trucchia – scrive il Carlino – ha fatto chiarezza anche in consiglio comunale, «arrivando a chiedere scusa a chi possa essersi sentito offeso per quelle parole». Intanto, anche Fratelli d’Italia si dissocia. Massimo Belvederesi, segretario provinciale del partito della premier, Giorgia Meloni, ha fatto sapere ai giornalisti che si «riserva di comprendere meglio la vicenda e di prendere provvedimenti. Ma sia chiaro – ha evidenziato – che qualsiasi affermazione contraria alla convivenza civile, al di là del pensiero personale che si può avere, per noi è assurda. Mi dissocio io e si dissocia il partito».

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Trucchia, dal canto suo, ribadisce che non ha la benché minima intenzione di dimettersi: «Ho solo da rimproverarmi di aver espresso un concetto in maniera troppo sbrigativa e nella forma sbagliata, ma non ho certamente leso la dignità di nessuno né tanto meno ho fatto male a nessuno. Invito tutti a trascorrere serenamente il Natale».

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Immagine di repertorio

Sulla vicenda, nella serata dell’antivigilia, il 23 dicembre, è intervenuto Arcigay di Ancona: «Abbiamo appreso con sdegno la notizia del terribile post social del consigliere comunale di Recanati, Pierluca Trucchia, con il quale ha paragonato le persone Lgbtqia+ a degli animali, riferendosi alla pronuncia della Chiesa di aprire alla benedizione delle coppie dello stesso sesso. Ringraziamo la consigliera Roberta Sforza per aver avviato la discussione sull’accaduto all’interno della sede istituzionale».

«Non riteniamo possibile che una persona come Trucchia, parte di un organo istituzionale come il consiglio comunale, sia degna di farne parte. Chi rappresenta in qualsiasi modo l’Istituzione pubblica deve ricordarsi che la stessa deve necessariamente essere rappresentativa di tutta la comunità cittadina e che anche laddove non sia d’accordo su qualcosa non ci si può in nessun modo permettere di sminuire o peggio ancora ledere la dignità delle persone».

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E ancora: «Ricordiamo a Trucchia che anche le persone Lgbtqia+ sono cittadini e cittadine italiane esattamente come lui e lo invitiamo caldamente a riflettere sul grave errore commesso. Avendo avuto la possibilità di scusarsi, ha ribadito la sua posizione per noi irricevibile – conclude il segretario, Matteo Marchegiani – e per questo motivo ci uniamo alla maggioranza del consiglio comunale nel chiedere le sue dimissioni immediate».

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