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Rapina a San Biagio: il bottino è di 50 mila euro

I ladri sono entrati in azione nella notte facendo saltare la vetrata della banca. Sradicato il bancomat hanno prelevato solo le banconote da 50 euro. Ritrovata l'Alfa Romeo 156 usata per la fuga

OSIMO – Un boato nella notte e il risveglio di soprassalto degli abitanti di san Biagio di Osimo. In un primo momento hanno pensato all’ennesima scossa di terremoto che negli ultimi mesi sta tormentando il centro Italia.

Invece ad interrompere il sonno dei residenti è stato lo scoppio con cui la notte scorsa una banda di malviventi ha piazzato il colpo alla filiale della Banca di Credito Cooperativo nella frazione osimana. Il commando ha agito intorno alle 2,40 utilizzando una tecnica degna del miglior film d’azione.

Cinque persone, con guanti e volto coperto, hanno usato della polvere da sparo per far saltare in aria l’ingresso della banca. Distrutta la vetrata, hanno cercato di sradicare l’intero bancomat per caricarlo a bordo di un’auto. Alla fine, comunque, l’innesco dell’allarme e la pioggia battente hanno costretto i malviventi ad arraffare solo una parte del bottino.

Si sono tuttavia preoccupati di “selezionare” le banconote rubando quelle da 50 euro e lasciando a terra le carte da 20. In totale, colpendo di sabato notte, col fondo cassa pieno per consentire l’erogazione dei soldi per l’intero week-end la banda ha prelevato un bottino di circa 50 mila euro sui 60 mila presenti nel bancomat.

Nella fuga i ladri hanno anche rubato un’Alfa Romeo 156, ritrovata poco dopo dai Carabinieri in Via Don Sturzo. Il colpo di San Biagio avviene a poche ore dalla cattura da parte dei militari dell’Arma di un’altra organizzazione criminale anch’essa specializzata in rapine. Inizialmente, tempistica e modalità d’azione, avevano fatto pensare ad un collegamento tra i due gruppi ma le forze dell’ordine hanno escluso affinità.

Ora al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’istituto di credito che, si spera, possano fornire indizi utili alle attività d’indagine

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