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Pronto soccorso e integrazione, i nodi dolenti di Osimo

Sulla sanità osimana interviene il sindaco che ha incontrato il direttore di Area Vasta 2 per fare il punto su due temi caldi: l'ampliamento del pronto soccorso e l'integrazione con l'Inrca

Il sopralluogo del Governatore Ceriscioli

OSIMO – Da una parte il tanto atteso ampliamento del pronto soccorso e dall’altra l’integrazione con l’Inrca che preoccupa personale medico e sindacati per le modalità di attuazione ritenute poco chiare. Due temi che stanno infiammando il dibattito sulla sanità a Osimo che gira sempre attorno all’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”, al suo futuro insomma, in vista della nascita dell’ospedale di rete all’Aspio di Camerano.

Il sindaco Simone Pugnaloni ieri mattina ha incontrato il direttore di Area vasta 2, l’ingegner Maurizio Bevilacqua, per affrontare entrambe le questioni.

«Sul pronto soccorso, dopo l’approvazione del progetto definitivo, abbiamo concordato che per quello esecutivo si dovrà procedere per stralci funzionali. Il primo sarà di 300mila euro e prevede, come si era detto anche nei mesi scorsi, ascensore e sistemazione della terza corsia», conferma il sindaco.

Per il capitolo integrazione tra i due presidi ha chiesto invece di accelerare sull’incontro con sindacati e personale medico, che teme di essere trasferito altrove e per questo si è già riunito più volte nel nosocomio: «A essi spetta di siglare l’accordo finale riguardante il personale. L’Asur è pronta al dialogo. Faccio un appello ai sindacati a partecipare presto al tavolo delle trattative per chiudere il cerchio e dare definitivamente un futuro certo alla sanità osimana e della Valmusone. I vertici della sanità confermano comunque che nell’operazione Inrca-ospedale di Osimo, per cui il presidente Ceriscioli ci aveva raggiunto a maggio in municipio per la firma, il contratto di lavoro resterà lo stesso e sarà prevista la mobilità tra enti».

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