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Pronti al ricorso collettivo

Franco Sorci ha organizzato una riunione alla quale hanno partecipato 122 persone per discutere sulla legittimità del Consorzio di Bonifica Marche e del pagamento della tassa richiesto da Equitalia

Panoramica di Fabriano
Panoramica del comprensorio fabrianese

GENGA – Ricorso collettivo contro il pagamento della tassa istituita dal Consorzio di bonifica Marche. Questa la decisione scaturita dall’incontro che si è svolto il 2 marzo scorso, all’interno del ristorante Da Bosio a Genga. Una riunione per discutere sulla legittimità del Consorzio di Bonifica Marche e per parlare delle lettere, inviate da Equitalia, finalizzate al pagamento della tassa istituita dallo stesso consorzio.
Alla riunione, organizzata da Franco Sorci, è intervenuto Giacomo Rossi del comitato No tassa del consorzio di Bonifica Marche esponente anche del coordinamento civico Marche e Consigliere comunale di Apecchio. Ha presenziato la riunione, con interventi chiarificatori della situazione, il legale Carlo Angelini del Foro di Fermo. Hanno partecipato all’iniziativa 122 persone provenienti dai comuni di Genga, Sassoferrato, Fabriano, Jesi e Angeli di Rosora.

Franco Sorci

«Lo sconcerto e la rabbia per questo nuovo balzello era palpabile», riferiscono in una nota gli organizzatori. «Inoltre la lettera, sconclusionata, mandata da Equitalia, ha contribuito ad esasperare gli animi. La riunione si è conclusa con la decisione di procedere con un ricorso collettivo, contro questo nuovo balzello e contro chi presta il fianco per creare panico verso la popolazione. Si è anche stabilito di organizzare un pullman per ogni provincia per portare al Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, le oltre 30.000 firme raccolte in tutta la Regione».
Da parte degli organizzatori e dei presenti «lo sconcerto è determinato dal fatto che le Amministrazioni comunali e le opposizioni nulla hanno fatto per tutelare i loro concittadini. Le persone comuni, quelle oneste, quelle che producono, sono stanche di essere prese in giro da chi – si conclude la nota – dovrebbe fare i loro interessi anziché quelli dei lobbisti».

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