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Primo stop al ricorso sul commissario straordinario della fondazione Città di Senigallia

Decisione del Consiglio di Stato sulla nomina di Corrado Canafoglia alla guida dell'ente socio assistenziale.

Corrado Canafoglia, commissario straordinario della fondazione Città di Senigallia
Corrado Canafoglia, commissario straordinario della fondazione Città di Senigallia

SENIGALLIA – C’è soddisfazione nella Fondazione Città di Senigallia per la decisione del Consiglio di Stato di rigettare la richiesta di sospensiva della nomina di Corrado Canafoglia a commissario straordinario dell’ente. Una richiesta avanzata dai consiglieri comunali Angeletti, Piazzai, Campanile, Pergolesi e Beccaceci, che prendevano le distanze dalla deliberazione della Giunta Regionale della Regione Marche n. 169 del 28 febbraio 2022, perché si giungesse solo a un rinnovato consiglio di amministrazione nominato dal Comune, a cui spetta il controllo per statuto dell’ente socioassistenziale di via del Seminario.

Tra i motivi del rigetto del ricorso – su cui la Sezione giudicante del Consiglio di Stato si riserva di decidere nel merito una volta che la Regione abbia comunicato entro 60 giorni le precise controdeduzioni alle censure della parte ricorrente – viene specificato che in base a quanto comunicato finora “non sussistono le condizioni per accogliere l’istanza cautelare, tenuto conto che le argomentazioni della Regione resistono alle censure di parte ricorrente “.

Dunque una decisione di approfondire meglio e nel frattempo rigettare la sospensiva. Decisione che ha trovato il parere favorevole del commissario Corrado Canafoglia: «Ciascuno ha diritto di promuovere le azioni giudiziali che ritiene opportune, tuttavia di fronte al momento delicato che la Fondazione vive, l’accoglimento dell’istanza di sospensione avrebbe provocato una crisi pericolosissima per la sussistenza dell’Ente, financo aprire le porte del fallimento».

Infatti se accolta la sospensiva sarebbero state interrotte le trattative in essere con Autostrada per l’Italia per definire la richiesta di € 18.700.000 dopo la sentenza negativa della Cassazione, senza aver l’Ente allo stato attuale la disponibilità finanziaria se non tramite una pesante liquidazione del suo patrimonio immobiliare; ma sarebbero state interrotte anche quella con i partners del progetto “Orti del Vescovo” – dopo la richiesta di copertura finanziaria di € 3.700.000 avanzata di recente dal Comune di Senigallia – volta a rimodulare la modalità di partecipazione della Fondazione al progetto. Di fatto, un vuoto gestionale che avrebbe potuto secondo Canafoglia nuocere – e tanto – all’ente, agli ospiti della residenza protetta per anziani e alla città dati i debiti in essere. «Di fronte ad un siffatto scenario mi chiedo cui prodest azioni del genere: salvifico quindi per gli interessi della Fondazione , degli ospiti e dei dipendenti è stato il parere del Consiglio di Stato che ha ritenuto l’istanza di sospensiva infondata».

Dal commissario intanto è stata rinnovata la richiesta di collaborazione a tutte le forze politiche per salvare la Fondazione, i posti di lavoro e sorpattutto i servizi erogati agli anziani ospiti della struttura, agli alluvionati ed i ragazzi svantaggiati accuditi nella struttura ed alle 130 famiglie aiutate con il progetto Stracomunitari.

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