Attualità

Primo atto della campagna di ascolto di Pirani

Il candidato sindaco del Pd di Jesi ha incontrato i cittadini del quartiere Minonna per ascoltare le problematiche e lanciare le sue proposte. Già calendarizzati i prossimi incontri

Il candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani

JESI – «Borgo Minonna è un quartiere sano e coeso, le persone che vi abitano sono connotate da un forte senso di appartenenza e voglia di fare per il bene della comunità. Certo non mancano le problematiche, in parte peculiari a questa zona, in parte comuni al resto della città». A dirlo è il candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani, che martedì sera ha avviato proprio dal centro sociale del rione jesino la sua campagna di ascolto.

«Un modo per presentarsi ai cittadini, che lo conoscono come stimato primario della radiologia cittadina ma non ancora come uomo politico, e soprattutto un modo per ascoltare i punti di vista delle persone», si legge nella nota.

Pirani nel suo intervento introduttivo ha ricordato i punti fermi del programma, ovvero «la forza e l’orgoglio di ridare a Jesi l’identità perduta, la volontà di uscire dall’isolamento politico nel quale la città si è rinchiusa negli ultimi anni, rilanciare le potenzialità della Vallesina come attrattore di investimenti e opportunità, la coesione sociale, che è lo strumento più efficace per l’obiettivo sicurezza, infine la cultura, che deve essere un brand identificativo per una realtà come Jesi».

I presenti, fa sapere sempre il Pd, «hanno esposto le criticità del quartiere, partendo dal problema della scuola Perchi, che necessita di un intervento definitivo per l’impermeabilizzazione del tetto. Quindi i marciapiedi disastrati, alcune strade che da troppo tempo attendono manutenzione, la cura del verde. E poi la percezione di insicurezza diffusa tra i residenti, con la vicinanza della Superstrada che rende più agevole la fuga ai ladri. A Pirani è stato infine consegnato un promemoria dei contenuti affrontati durante la serata. Da parte sua, il candidato del Pd non ha ovviamente fatto facili promesse elettorali, ma ha ribadito l’impegno a trattare in modo uguale ogni zona della città, senza mai trascurare le esigenze delle periferie».

Presente all’incontro anche il segretario del Pd, Pierluigi Santarelli, che ha portato un contributo politico alla discussione, sottolineando «l’importanza di una candidatura che unisce e responsabilizza tutte le componenti del partito, rendendo più facile anche la composizione della lista». Sulle primarie il coordinatore della Casa del Popolo ha specificato che «sono un fondamento del Pd ma che, purtroppo, non erano applicabili alla realtà jesina in questa fase. Da lodare la scelta di chi, come Matteo Marasca, pur chiedendo legittimamente le primarie, ha accettato di fare un passo di lato per favorire l’unità».

Prossimi appuntamenti della serie di incontri nei quartieri: 29 marzo in Via Contadini, 3 aprile a Ponte Pio, 4 aprile alla Seconda Circoscrizione, zona San Francesco.

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