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Portonovo, l’erosione della spiaggia continua. Bonetti annulla le prenotazioni giornaliere e dimezza gli ombrelloni

Il mare non si placa. Portonovo perde metri di spiaggia. L'assessore regionale Aguzzi: «interventi di routine in attesa del ripascimento»

ANCONA – L’estate entra nel clou, ma le sferzate di bora da nord est mettono in ginocchio gli operatori balneari della riviera del Conero. Da Portonovo a Numana le onde continuano a mangiare metri di spiaggia. E l’altra mattina lo stabilimento SpiaggiaBonetti di Portonovo si è svegliato con gli ombrelloni praticamente in acqua. 

L’erosione 

Un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno. Ma quando si manifesta ad agosto appena iniziato e con le prenotazioni che fioccano in continuazione, allora sì che è un guaio. L’erosione della costa, in particolare nell’area del Conero, è una questione ancora irrisolta. E gli operatori sono costretti ad arrangiarsi come possono ogni qual volta si trovano a dover fronteggiare gli effetti delle mareggiate. Paolo Bonetti, titolare dello stabilimento accanto alla spiaggia libera de La Torre, le ha provate tutte prima di alzare bandiera bianca. Poi, sovrastato dall’evidenza, non ha potuto che comunicare via Facebook la decisione presa a malincuore: «Siamo costretti ad annullare tutte le prenotazioni giornaliere e periodiche – si legge nel post – siamo costretti anche a togliere la piazzetta dedicata ai lettini singoli. Ci scusiamo con tutti voi per il disservizio, soprattutto in questo periodo, ma è la natura che decide». Una presa di coscienza che non lascia adito a confutazioni. Bonetti non avrebbe potuto fare di meglio. Del resto col mare che avanza gli spazi sono quello che sono. «Saranno garantiti gli abbonamenti stagionali e gli abbonamenti mensili – continua il post – e le prenotazioni degli alberghi di Portonovo». 

Le soluzioni 

Il Comune di Ancona a fine luglio aveva messo in atto un livellamento degli arenili di Portonovo investendo 14mila euro. Soldi che, neanche 48 ore dopo, sono andati letteralmente a mare. La grande operazione di ripascimento è programmata per il 2023. Ma nel frattempo? «Si possono fare interventi attenti e rigorosi di minimo impatto, come quelli già effettuati in passato, che poi vanno soggetti a manutenzione – afferma l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi – altre misure strutturali, come barriere o scogliere emerse non sono in previsione». Anche perchè interventi di quel tipo sarebbero soggetti a vincoli ambientali di competenza del Parco del Conero. «Indipendentemente dai vincoli del Parco del Conero – continua Aguzzi – immaginare delle scogliere davanti alle Due Sorelle mi sembra fuori luogo. Ma anche avessimo delle restrizioni diverse, dovremmo avere una valutazione di impatto ambientale ed essendo dentro un parco non passerebbe mai una cosa del genere». Quindi sembra piuttosto chiaro che per la stagione in corso non c’è nulla da fare, se non sperare che il mare riservi la sua forza per la fine della stagione. E per l’anno prossimo tutte le speranze sono riposte sul ripascimento delle spiagge. 

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