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Ponte Garibaldi, diffida della Federcaccia di Senigallia

La sezione comunale di Senigallia della Federazione Italiana della Caccia minaccia di passare alle vie legali per salvaguardare i locali di sua proprietà interessati dal possibile esproprio per far costruire la nuova infrastruttura

L'area in cui sorgerà il nuovo ponte Garibaldi, a Senigallia, dopo l'alluvione del 2022
L'area in cui sorgerà il nuovo ponte Garibaldi, a Senigallia, dopo l'alluvione del 2022

SENIGALLIA – Nuove critiche al ponte Garibaldi, anzi, alla posizione della nuova infrastruttura dopo l’abbattimento della vecchia danneggiata dall’alluvione del 2022, arrivano dalla sezione comunale di Senigallia della Federazione Italiana della Caccia. Che minaccia azioni legali per evitare l’espriorio delle loro sedi.

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’area di proprietà della sezione comunale di Federcaccia (area ex bocciodromo, locali della segreteria ed ex bar) sarebbe interamente interessata dalla realizzazione del nuovo ponte Garibaldi. Non spetta a noi alcuna valutazione di carattere estetico o funzionale, ma ci limitiamo ad osservare che nessuno dei soggetti interessati da questa realizzazione (Regione Marche, Comune di Senigallia, Ufficio Speciale per la Ricostruzione, ANAS SpA etc) ha interpellato il nostro sodalizio», interviene il presidente Federico Titta Rosati.

«Nel timore che questa realizzazione potesse prevedere l’esproprio dell’intero compendio, all’indomani della notizia, il 27 marzo scorso, siamo stati costretti quindi a diffidare formalmente dal porre in essere attività di pianificazione o progettazione dei lavori per la realizzazione del nuovo Ponte Garibaldi che interessino la nostra area, rammentando che il valore della stessa era stato indicato in 400mila euro nell’anno 2018 da parte del Comune di Senigallia – con una comunicazione formale – tramite l’Ing. Gianni Roccato in previsione della realizzazione del progetto “Orti del Vescovo”».

Ma oltre alla diffida, la Federcaccia senigalliese esorta «tutti i soggetti interessati ad un incontro chiarificatore, significando sin d’ora che resisteremo nelle Sedi più opportune ad ogni tentativo di spoglio della nostra proprietà che ha rappresentato per decenni un importante luogo di aggregazione dei cittadini Senigalliesi. Ci chiediamo inoltre quale sorte possa avere il progetto “Orti del Vescovo”, se verrà realizzato il Ponte Garibaldi in conformità all’ipotesi apparsa sui giornali, ma al presente è una informazione a noi ignota».

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