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Pompieri a Genova in cerca di superstiti: «Auto schiacciate ridotte a 30 centimetri» (Foto e video)

Le Marche hanno portato il loro supporto nella ricerca a persone dopo il crollo del ponte Morandi. Cinque le unità cinofile partite tra Ancona, Pesaro, Fermo e Macerata, con i propri cani. «Scenario surreale visto solo nei film. Fiutati solo cadaveri»

Le unità cinofile marchigiane a Genova sotto il ponte Morandi

ANCONA – «Speravamo in un abbaiare dei cani, quello che ti fa capire che ci sono ancora persone vive. Quel segnale non è arrivato. Attorno c’erano auto schiacciate ridotte a 30 centimetri di altezza e poi solo macerie enormi, mai viste così nemmeno durante il terremoto che ha colpito la nostra regione».

Alessandro Sampaolo con il cane Desmo, l'unità cinofila più giovane arrivata al comando di Ancona
Alessandro Sampaolo con il cane Desmo, l’unità cinofila più giovane arrivata al comando di Ancona

Fabio Morbiducci, vigile del fuoco del distaccamento di Civitanova, racconta così l’intervento come operatore cinofilo dei pompieri al ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto scorso con un bilancio di morti fermo a 43 persone. Insieme a lui altri due operatori cinofili, Alessandro Sampaolo con il cane Desmo, del comando di Ancona e Cinzio Scatassa con il cane Kira, del comando di Pesaro e capo nucleo cinofili.

I tre conduttori sono partiti subito dopo il crollo, insieme al capo reparto Franco Secondi addetto alla documentazione e in serata erano già sotto il viadotto autostradale, insieme ai loro cani, un pastore tedesco, Hero, e due border collie, Desmo e Kira.

Da sinistra Alessandro Sampaolo con il cane Desmo (Ancona), Cinzio Scatassa con Kira (Pesaro) e Fabio Morbiducci con Hero (distaccamento di Civitanova)
Da sinistra Alessandro Sampaolo con il cane Desmo (Ancona), Cinzio Scatassa con Kira (Pesaro) e Fabio Morbiducci con Hero (distaccamento di Civitanova)

Per tre giorni, con turni di sei ore continue hanno solcato i blocchi di cemento toccando con mano quello che a prima vista sembrava il set di un film americano tipico degli studio cinematografici della Florida. «Uno scenario surreale – continua Morbiducci – di quelli che vedi solo nei film con la differenza che là era tutto tragicamente vero. I cani non hanno fiutato persone vive, solo odori che poi è stato riscontrato erano di persone ormai morte». Esperti nella ricerca a persone due dei conduttori hanno operato anche nel terremoto che ha colpito e segnato le Marche e il centro Italia. Per Sampaolo, 36 anni, e il suo border collie di tre anni, Desmo, che ha superato l’esame a febbraio come operatore cinofilo, è stato il primo incarico di questa portata. «Ce l’abbiamo messa tutta – dice l’operatore, l’ultimo arrivato nel gruppo cinofilo – ma non c’è stato modo di trovare superstiti. Prima di andare via è stato trovato un ragazzo, l’operatore della nettezza urbana rimasto schiacciato da un pilone».

Alla partenza dai rispettivi comandi c’erano speranze di trovare persone vive. «Pensavamo che qualcuno potesse avercela fatta – racconta Scatassa – manufatti così grandi a volte creano delle nicchie dove è possibile non venire schiacciati. Non è stato così. La situazione su era molto diversa da quella che trovata a Pescara del Tronto. Le macerie sono diverse, molto più grandi, piene di ferro, taglienti e pericolose per l’operatore e per il cane».

Da sinistra: Franco Secondi, Fabio Morbiducci, Giuseppe Del Brocco, Pierpaolo Patrizietti, Cinzio Scatassa e Alessandro Sampaolo
Da sinistra: Franco Secondi, Fabio Morbiducci, Giuseppe Del Brocco, Pierpaolo Patrizietti, Cinzio Scatassa e Alessandro Sampaolo

Per la squadra marchigiana che ha operato a Genova le difficoltà maggiori sono state la polvere e le macerie taglienti. Sul posto è stato allestito un punto con la presenza di veterinari h24 per assistere i cani e che avevano bisogno della pulizia continua degli occhi proprio a causa del vento e della polvere che si sollevava dalle macerie. Al rientro delle tre unità, il 18 agosto, sono partiti altri due conduttori con i cani, Dante Mariucci di Macerata con il labrador Marley e Franco Alessandrini di Fermo con il border collie Galassia. Entrambi hanno fanno rientro ieri.

ALCUNI SCATTI DEI SOCCORSI:

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