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Polizia di Macerata, il sindacato: «I cittadini devono sapere. Una situazione insostenibile»

Uffici chiusi, doppi turni, incertezze sulla nuova Questura. La Silp Cgil: «Vogliamo lavorare ma abbiamo bisogno di strutture adeguate. Che intervengano il Ministro e il Capo della Polizia»

Da sinistra Daniel Taddei, Francesco Menichelli e Fulvio Mercanti

«Una situazione insostenibile per la quale chiediamo l’intervento del Ministro e del Capo della Polizia: che tornino quanto prima a Macerata perché noi vogliamo lavorare ma abbiamo bisogno di farlo in strutture adeguate».

Sotto la lente di ingrandimento la condizione della Polizia nel capoluogo e non solo. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, Fulvio Mercanti, segretario regionale Silp Cgil, Francesco Menichelli, segretario provinciale del sindacato, Daniel Taddei, segretario provinciale Cgil Macerata e John Palmieri, segretario provinciale Fp Cgil, hanno deciso di «far conoscere ai cittadini la reale situazione della Polizia a Macerata».

Sul tavolo ci sono la mancanza di personale, l’età media molto alta, la mancanza di camere di sicurezza, la presenza (nella sezione della Polizia Postale) di sole quattro unità e la scadenza del protocollo per la nuova Questura.

«Il nuovo edificio (già pronto) come sede per Ufficio stranieri infatti – spiega Mercanti -, dopo il riadattamento dei locali non utilizzati dalla Motorizzazione Civile (via Annibali), è finito al centro di un contenzioso tra la ditta appaltatrice, la ditta subappaltatrice e il Demanio, che rischia, se dovesse scadere (31 dicembre 2020) di far perdere quei locali».

L’Ufficio immigrazione in via Prezzolini

«Abbiamo incontrato il Questore e il Prefetto che, nonostante la loro tangibilità nell’interloquire, non ci hanno potuto dare delle novità in merito – continua Mercanti -. Nel 2018 era stato firmato il protocollo per edificare la nuova Questura e la nuova Prefettura proprio demolendo l’ufficio delle Casermette. Se il progetto di dare vita alla nuova Questura passa attraverso questo protocollo la strada da fare è ancora molto lunga e nel frattempo, nell’Ufficio immigrazione in via Prezzolini, si lavora in condizioni non proprio agevoli».

Altra questione è la camera di sicurezza «per far tornare sul campo la Volante perché non ci dimentichiamo che qui abbiamo anche perso un carcere».

Fulvio Mercanti

«Vogliamo far capire ai cittadini la reale situazione della Polizia a Macerata – ha aggiunto Menichelli -. Siamo con un sotto organico pesante e con un’età media avanzata perché il personale è stato decurtato e comunque, quello assegnato non riesce a compensare quello che è andato in pensione. Questo comporta doppi turni e straordinari che spesso vengono pagati dopo un anno e poco».

«Nel capoluogo sono stati poi chiusi diversi uffici; non ci sono più i poliziotti di quartiere; a Civitanova non c’è l’Ufficio per stranieri e si può dire che il lavoro dei colleghi di Macerata è duplicato – continua Menichelli -. Il presidio di Sarnano, che è stato istituito poco fa, esiste perché il personale è stato tolto da un altro ufficio. Abbiamo poi affrontato un terremoto, l’omicidio di Pamela e la tentata strage di Traini».

«Il ministero ha approntato un piano per risolvere la questione ma se il Commissariato e la Questura hanno avuto il personale sono rimasti fuori la Stradale e la Postale – ha aggiunto Marcanti -. La prima è impegnata, oltre che con l’ordinario, anche con i problemi legati all’A14, la seconda deve far fronte, con quattro unità, ai reati informatici che sono esplosi. Per non parlare dei controlli del sabato sera: sapete quanti sacrifici bisogna fare per avere dieci pattuglie su strada?».

«Se il Ministero non è capace di risolvere questa situazione che nomini qualcuno che lo sia perché noi non possiamo mica dire ai cittadini che la pattuglia non c’è – ha continuato Mercanti -. Si rischia poi la chiusura della Stradale di Civitanova perché ci diranno che sono rimasti in pochi e che quindi dovranno andare a Macerata: quando la costa, soprattutto d’estate, si riempie di persone e si trasforma. La sicurezza non è un giocattolo».

«Tutto il sistema è in crisi – ha continuato Taddei -. Carenza di organico e risorse c’è ovunque: in primis in Prefettura, poi in Questura passando per il Tribunale e la Procura; c’è solo un giudice del lavoro e solo uno onorario di supporto. La questione dell’Ufficio immigrazione potrebbe sbloccare una piccola questione che però darebbe respiro a tutto il sistema».

Situazioni che comunque non mettono in dubbio in lavoro della Polizia di Stato. «Il grazie va a tutto il personale che lavora e che dimostra i risultati che, ogni giorno, vengono raggiunti» ha concluso Mercanti.

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