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Pietrarubbia, sesso con minorenni in cambio di ricariche, in otto a processo

L'inchiesta ha coinvolto due sorelle romene di 14 e 16 anni. Alla sbarra cinque anziani tra i 60 e 90 anni, ma anche i genitori delle ragazzine accusati di induzione alla prostituzione e sfruttamento

PIETRARUBBIA – Rapporti sessuali in cambio di ricariche telefoniche e qualche soldo. Otto persone finite a processo per una storia che riguarda Pietrarubbia e in particolare una famiglia romena. Protagoniste due ragazzine che all’epoca dei fatti, nel 2016 avevano 14 e 16 anni. Rinvio a giudizio anche per la madre e il padre, accusati di aver sfruttato la prostituzione delle figlie.

Entrambe avrebbero avuto incontri intimi a pagamento con cinque uomini, di una età compresa tra 59 e i 91 anni. Nel processo c’è anche una ragazza bulgara di 27 anni, che secondo gli inquirenti, avrebbe avuto il ruolo di fissare gli incontri.

Nell’udienza preliminare al tribunale di Ancona, l’avvocato della madre delle ragazze Carlo Scalpelli aveva chiesto il non luogo a procedere per il reato di induzione alla prostituzione: «Andremo a dimostrare l’innocenza della signora che anzi è parte lesa assieme alle figlie di questa storia in cui la famiglia è stata emarginata a Pietrarubbia».

Per il resto un 73enne e un 78enne hanno deciso di procedere con il rito abbreviato. Per il primo, la procura ha chiesto una pena di 4 anni e 3 mila euro di multa. Per il secondo, 5 anni e 14 mila euro di multa. Quest’ultimo è accusato anche di aver allargato il giro ad altri anziani. All’epoca finirono agli arresti domiciliari. Nei confronti dei due anziani, è stata avanzata una richiesta risarcitoria da 50 mila euro per ciascuna delle vittime. La sentenza degli abbreviati verrà emessa il prossimo 5 dicembre, dopo le repliche.

Gli altri cinque imputati hanno deciso di procedere con l’ordinario. Per loro il processo inizierà il 15 gennaio 2020 davanti al collegio penale del tribunale di Urbino, dove si sposterà tutta l’inchiesta.

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