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Pesaro, via alle Unità speciali per tamponi a domicilio: «Ritardi per mancanza di camici»

Il consigliere regionale Biancani parla delle Usca che da lunedì 6 saranno operative. Il sindaco Ricci chiede di fare in fretta: «Mancano reagenti e dispositivi anti-contagio»

PESARO – Il nodo dei ritardi dei tamponi. Mancherebbero reagenti e camici impermeabili. Ma da lunedì 6 aprile via alla’unità di strada per i tamponi a casa.

A fare il punto della situazione è il consigliere regionale Andrea Biancani: «Lunedì partiranno anche le Usca, unità speciali, formate da personale medico e infermieristico che consentiranno di rafforzare le visite domiciliari e la possibilità di fare tamponi a domicilio. Tali unità interverranno sulla base delle segnalazioni che i medici di base faranno ad Asur che definirà gli interventi da fare. Il personale sarà attrezzato con tutti i dispositivi di sicurezza. L’operazione non sarà semplice perché gli operatori dovranno cambiare i loro indumenti completamente tra una visita e l’altra così da evitare di portare il virus tra le varie case e garantire la massima sicurezza.

A livello provinciale saranno attivate 4 unità, una per ciascun territorio di Pesaro, di Urbino e di Fano. La quarta unità sarà destinata per le verifiche nelle strutture residenziali (case di riposo).

La visita a domicilio necessita dunque di dispositivi di protezione e il sindaco Matteo Ricci spiega: «C’è un ritardo evidente per chi deve fare i tamponi e avere risposta, dovuto in generale a una mancanza di reagenti e di camici impermeabili. Chiediamo all’Azienda sanitaria di accelerare il più possibile: è l’emergenza sanitaria principale in queste giornate così difficili. Si tratta di un problema nazionale. Ne ho parlato con l’Asur, poi con il presidente Luca Ceriscioli. Abbiamo incalzato anche governo e protezione civile. Abbiamo chiesto alla Regione di aggiustare il meccanismo organizzativo. Ceriscioli si è impegnato a fare effettuare più tamponi all’azienda Marche Nord, lo ringraziamo per questo. C’è un meccanismo organizzativo tra Asur e medici di base da mettere a regime: è la richiesta che abbiamo fatto all’Azienda sanitaria. Chiediamo di fare tamponi prima possibile a chi è a casa con sintomi e anche a chi, a fine convalescenza, deve passare dal ‘checkpoint guariti’ di Strada dei Cacciatori».

Da lunedì 6 ripartono i check point per verificare se si è guariti. Le persone verranno chiamate da Asur sulla base della segnalazione effettuata dal proprio medico (non ci si può presentare senza essere stati chiamati). Verranno sottoposte a tampone circa 80-100 persone al giorno. A Pesaro mercoledì e venerdì, a Urbino lunedì e martedì e a Fano giovedì. Ovviamente in ognuno di questi punti dovranno andare anche i residenti dei comuni limitrofi.

Il tampone verrà effettuato senza scendere dalla propria auto, drive-in, per garantire la sicurezza degli operatori, per velocizzare l’operazione e la massima riservatezza. Nel corso delle settimane le persone che verranno sottoposte al tampone per verificare la reale guarigione saranno sempre di più. Inevitabilmente saranno implementate le aperture dei check point.

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