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Pesaro, alla ricerca di cibo nei cassonetti. Biancani: «C’è una legge contro gli sprechi», ma è ferma

Il consigliere regionale affronta la questione delle nuove povertà: «La burocrazia blocca la legge per il recupero del cibo in eccedenza»

PESARO – Nuove povertà e persone viste a rovistare nei bidoni dell’immondizia in cerca di cibo. Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd), interviene sul tema dell’emergenza cibo che costringe sempre più persone in difficoltà a raccogliere anche gli alimenti gettati.

«Serve un’alleanza tra istituzioni, volontariato e cittadini per inserire nella catena della distribuzione la lotta allo spreco alimentare e la solidarietà. C’è una legge regionale per promuovere l’economia solidale e la redistribuzione del cibo, facciamola funzionare nel rispetto della dignità e della riservatezza di chi oggi, spesso per la prima volta, vive situazioni di indigenza – afferma Biancani -. La norma per incentivare la lotta agli sprechi, di cui ero tra i firmatari, è stata approvata nella precedente legislatura ed è la numero 32 del 2017. Si inserisce sia nel quadro del contrasto al disagio sociale, sia nel quadro del recupero dei prodotti alimentari invenduti. Ad oggi, purtroppo, per problemi burocratici non è stata mai attuata e l’iter dei bandi non si è mai concluso, ma ci sono associazioni già interessate e pronte a partecipare. La legge sostiene progetti di raccolta e di distribuzione gratuita di prodotti in eccedenza e incentiva la partecipazione di soggetti privati, come imprese della grande distribuzione, ristoranti, laboratori artigianali, mercati ortofrutticoli. Concretamente offre ai negozianti l’alternativa responsabile di regalare il cibo avanzato, piuttosto che buttarlo o lasciarlo scadere».

Tutto ancora sulla carta. «Attualmente la Regione – aggiunge – ha predisposto il programma annuale con tutte le linee di attività: il recupero delle eccedenze di cibo, la raccolta e la redistribuzione gratuita a fini umanitari, risorse per l’acquisto di mezzi di trasporto idonei e attrezzature di conservazione, la formazione degli operatori sulla conservazione degli alimenti a tutela della salute. Il programma annuale deliberato dalla Giunta qualche mese fa prevedeva una copertura di euro 336.000, ma, purtroppo, a causa della complessità dell’iter di approvazione, il bando anche nel corso del 2021 non è partito. La Regione ha intenzione di attivarlo nei prossimi mesi e ha già previsto a bilancio 280mila euro. Nel corso della sessione di bilancio di fine anno avevo proposto con un emendamento, sottoscritto anche da Micaela Vitri e dal gruppo PD, di aggiungere gli ulteriori 56mila euro che avrebbero consentito di avere a disposizione l’intera copertura per la piena attuazione del programma previsto dal bando, ma purtroppo è stato bocciato. Mi auguro che i bandi escano comunque in tempi rapidi, sarebbe una prima risposta importante per le persone che vivono situazioni di difficoltà e un sostegno concreto al volontariato sociale».

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