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Pesaro, Ricci firma la delega per l’Università al M5S. Centrodestra: «Inciucio»

Il sindaco ha dato l'incarico alla consigliera pentastellata Frenquellucci. I consiglieri del centrodestra gridano: «Svenduti, ora il Movimento entra in maggioranza»

PESARO – Due indizi fanno una prova. Dopo gli ammiccamenti Pd e Movimento 5 Stelle sul fronte della riapertura dell’Università a Pesaro, ecco che il sindaco firma una delega per la consigliera pentastellata. Si guarda anche alle prove di alleanza in vista delle Regionali. E il centrodestra insorge.

Matteo Ricci ha assegnato la delega a Università e Pesaro Studi a Francesca Frenquellucci, capogruppo Cinque Stelle in consiglio comunale. La firma del sindaco è arrivata in mattinata.

«Abbiamo avviato una collaborazione con i consiglieri del M5S su un tema ben preciso, ovvero provare a riaprire corsi universitari a Pesaro mettendo a disposizione un edificio del Comune per l’università di Urbino. È una sinergia importante, credo che possa diventare un laboratorio politico amministrativo nazionale. È per questo che insieme a Frenquelluci cominceremo a lavorare subito sul punto».

La consigliera del M5Stelle Francesca Frenquellucci

Si tratta del primo sindaco dem a mettere in atto un’operazione del genere tra i due partiti governativi: «Ci aspettiamo dal M5S un’opposizione collaborativa e costruttiva in consiglio, ma questa è una collaborazione che farà bene alla città e allo sviluppo della politica italiana. Anche in vista delle elezioni regionali», conclude Ricci.

La mossa politica non è sfuggita ai consiglieri di centrodestra. 

«I 5 stelle pesaresi hanno tradito il voto dei pesaresi e dopo soli 5 mesi entrano in maggioranza. Svenduta la fiducia degli elettori per ambizioni personali. Chiederemo subito il riequilibrio nelle commissioni e le loro dimissioni da tutti gli incarichi di garanzia». Così tuonano i consiglieri di opposizione di Lega Pesaro, Prima c’è Pesaro-Fdi , Forza Italia alla notizia della delega su “Pesaro Studi” data dal Sindaco Ricci alla consigliera 5 stelle Frenquellucci.

«L’inciucio pesarese tra Pd e 5 stelle è ormai avvenuto. Un conto è offrire una collaborazione per lavorare al bene della città, un conto è cambiare casacca in corsa. I Grillini hanno tradito i loro elettori svendendo il consenso ottenuto a maggio per soddisfare le ambizioni personali di qualcuno di loro. Ora si spiegano in modo più chiaro anche gli scontri interni ai pentastellati prima delle elezioni che hanno dimezzato la loro classe dirigente, in parte epurata senza apparenti motivi.

Sarà divertente vedere con che faccia i 5 stelle oggi faranno le barricate all’ospedale unico a Muraglia contro il quale hanno da sempre combattuto. Sarà divertente vedere come la cementificazione della Celletta passerà in secondo piano. Sarà divertente e avvilente vedere i moralizzatori a cinque stelle sedersi assieme a quelli che fino a due mesi fa erano gli avversari. Dopo soli cinque mesi dalle ultime elezioni il movimento cinque stelle pesarese cede allo sfacciato e strumentale corteggiamento di Ricci e di fatto aderisce alla maggioranza. Un’operazione politica degna del peggior trasformismo».

I consiglieri del Centrodestra pesarese

I consiglieri vanno avanti. «Finalmente anche a Pesaro è venuto allo scoperto il vero volto del M5S poltronaro e vicino al Pd. L’unica vera opposizione all’attuale amministrazione a Pesaro e alla Regione targata Ceriscioli è il centrodestra. Rimaniamo attoniti di fronte a questo cambio di rotta del Movimento Cinquestelle che fino a ieri ha urlato contro il Pd ed oggi ci va a braccetto spartendosi posti e programmi. La “rivoluzione gentile” promessa dalla candidata sindaco Frenquellucci in campagna elettorale è stata talmente gentile che in 5 mesi ha svenduto i propri ideali in cambio di una poltroncina comoda.

Questo inganno a cinque stelle va smascherato subito e per questa ragione che chiederemo formalmente al Presidente del Consiglio di riequilibrare tutte le commissioni dove oggi i 5 stelle siedono all’opposizione e le loro dimissioni da tutti gli incarichi nei ruoli di garanzia. Ora che l’inciucio è firmato non si possono più nascondere e devono dire con chiarezza ai loro elettori che li hanno traditi e che si sono svenduti al Pd in cambio di una pacca di fava».

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