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Pesaro, la Prefettura: «Vendere derivati della canapa è reato»

Sulla questione controversa della cannabis light, il prefetto ha chiesto ai sindaci di informare gli esercenti rispetto a quanto pronunciato dalla Cassazione. I negozianti: «Sentenza continua a riferisi a principio drogante»

PESARO – Cannabis light, per la Prefettura è reato vendere i prodotti. Dunque è stato chiesto ai sindaci di informare i negozianti.

Tutto nasce da una sentenza della Cassazione circa la vendita dei prodotti derivati dalla canapa. Se n’è parlato nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali delle forze di polizia, anche i Sindaci e loro rappresentanti dei Comuni nel cui territorio sono presenti esercizi commerciali che vendono prodotti derivanti dalla canapa.

«La sentenza, depositata il 10 luglio 2019, della Corte di Cassazione che, a Sezioni Unite, si è definitivamente pronunciata in ordine alla liceità della vendita di prodotti ricavati dalla canapa, statuendo che la loro commercializzazione, indipendentemente dalla quantità di principio attivo (THC), costituisce un illecito di natura penale secondo la normativa sugli stupefacenti – spiegano – Il Prefetto, pertanto, ha richiamato l’attenzione dei Sindaci sulla necessità di informare i titolari degli esercizi commerciali interessati in merito ai principi affermati dalla pronuncia della Suprema Corte e sulle conseguenze derivanti dalla commercializzazione di detti prodotti. I rappresentanti dei Comuni presenti si sono impegnati a diffondere l’informazione ai titolari dei predetti esercizi commerciali».

Cosa succederà dopo l’informativa? Per ora i negozianti restano in attesa ma c’è è sereno come al Canapè: «La sentenza, nelle conclusioni, continua a riferirsi al principio drogante, dunque si parla di un THC inferiore allo 0,5. Noi vendiamo oli e influorescenze anche a malati di Sla e Parkinson, sono i medici a indirizzarli qui per avere sollievo e conforto. C’è tanta confusione, non siamo spacciatori. Per il settore e per i produttori del territorio sarebbe un danno enorme. E fino ad oggi tante sentenze ci hanno dato ragione».

A Pesaro ci sono tre negozi e tre distributori automatici di derivati della Canapa.

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