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Pesaro: «Sono un uomo del Popolo della Madre terra, non pago le tasse». Condannato

Il sessantenne di origini moldave è stato condannato a un anno e un mese. Ha un debito nei confronti dello Stato di circa 60 mila euro. All'Agenzia delle Entrate aveva aggredito due agenti di polizia

PESARO – Lui dice di essere un uomo del popolo della madre terra e come tale non deve pagare le tasse.

E pazienza se con l’agenzia delle Entrate ha un debito nei confronti dello Stato di circa 60 mila euro di tasse evase con la sua ditta. L’uomo, 60enne di origini moldave con un’azienda di servizi a Pesaro, dice di essere una «persona autodeterminata e di essere membro del Corpus Vivendi del Popolo della Madre terra».

Il caso è arrivato a sentenza in tribunale dopo che nel giugno scorso l’uomo fu denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Il moldavo si trovava all’Agenzia delle Entrate per produrre un documento con il quale attestava la sua adesione al Popolo della Madre terra, cosa che quindi secondo lui avrebbe scongiurato il pagamento delle tasse.

Ma i toni si erano scaldati e all’arrivo degli agenti di polizia ne è nata una colluttazione in cui una poliziotta ha riportato delle contusioni.
L’imputato doveva rispondere del reato di resistenza, ma anche di interruzione di pubblico servizio, difeso dagli avvocati Carlo Scalpelli e Simona Agostini.

Il 60enne ha prodotto anche una memoria in cui si dichiara «un uomo fatto di carne e ossa, sangue e spirito, erede ed abitante pacifico di madre terra. Dichiaro di esautorare chiunque dall’esercizio di qualunque potere su di me comprese stati, governi, enti pubblici, banche in quanto persona inalienabile mondiale sulla terra».

L’uomo è stato condannato a un anno e un mese e al risarcimento dei danni.

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