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Pesaro, via all’ordinanza che abolisce la plastica nei bar e locali

La legge obbliga gli esercenti di attività commerciali e quelle per la somministrazione di alimenti e bevande a utilizzare materiale compostabile. L'assessore Morotti: «Un segno di sensibilità ambientale»

PESARO – Comune plastic free, partita l’ordinanza. Di fatto il Comune di Pesaro obbliga gli esercenti di attività commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande sul territorio comunale a usare esclusivamente posate, piatti, bicchieri e cannucce monouso in materiale biodegradabile e compostabile anche in occasione di feste pubbliche, manifestazioni e sagre.

L’assessore all’Ambiente Heidi Morotti fa sapere che si tratta di «una scelta volta alla sostenibilità, precursore di successive normative regionali e direttive europee che vanno nella medesima direzione. Proprio per permettere alle attività commerciali di adeguarsi e smaltire le scorte, in accordo con le associazioni di categoria, l’ordinanza fu emanata il 5 aprile, 4 mesi prima dell’entrata in vigore, e ampiamente diffusa.

Ora stiamo lavorando perché successivamente all’ordinanza fatta dall’amministrazione è uscita una direttiva Ue il 2 luglio scorso, seguita dalla pubblicazione della legge regionale dell’8 agosto. Entrambe gerarchicamente superiori e a questo proposito ci stiamo adeguando. Pesaro ha voluto mandare un messaggio chiaro, che è stato recepito da tante attività commerciali che si sono adeguate ben prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza. Questo dimostra come nella città ci sia una sensibilità ambientale diffusa che va coltivata e rafforzata».

Nella scorsa estate era già entrata in vigore l’ordinanza contro il fumo in spiaggia. Il divieto include la battigia e i 200 metri d’acqua prospicienti la riva. Vietato gettare rifiuti connessi ai prodotti di fumo nelle acque marine e negli arenili.
I controlli ci sono stati, ma per ora nessuna sanzione. La multa va da 25 a 500 euro.

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