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Pesaro, la nuova darsena per la nautica da diporto. «Così potenziamo il turismo»

Un passaggio fondamentale votato in Consiglio comunale. Nobili (Urbanistica): «Così daremo risposte ai diportisti e alla capacità attrattiva pesarese»

PESARO – Nuova darsena, la destinazione d’uso diventa per la nautica da diporto. Un passaggio fondamentale votato in consiglio Comunale per consentire lo sviluppo del porto di Pesaro.

Una delibera approvata all’unanimità l’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. Oggetto dell’intesa è la destinazione dell’area nord della nuova darsena, per una superficie pari al 50% dell’intero specchio acqueo alla nautica da diporto, mentre la restante parte (verso sud) verrà mantenuta con destinazione commerciale.

Come si evince nel documento strategico “Pesaro 2030: strategie e progetti sulla città del futuro”, la delibera promossa dall’assise persegue l’obiettivo di potenziare il settore turistico e in particolare il turismo sportivo con destinazione del porto non solo a commerciale.

«Nella nuova darsena potranno entrare tutti i tipi di barche (vela e motore) – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili -. L’assegnazione, come per il resto gli ormeggi, dovrebbe essere effettuata dai circoli che gestiscono i posti barca. Quello che si approva oggi è un punto di partenza, ma fa piacere che il lavoro dell’amministrazione sia riconosciuto: abbiamo sempre recepito e cercato di dare risposte ai diportisti, questo è il primo passo per cercare di migliorare le condizioni del porto. A questo proposito vanno fatte crescere e migliorare anche le attività che ci sono».

Un porto in via di sviluppo grazie al Cantiere Rossini che sta attirando yacht di 55 metri di armatori internazionali per il refitting creando occupazione e indotto. Un comparto in crescita così come sottolineato più volte da Cna.

La consigliera Giulia Marchionni, Prima c’è Pesaro parla di «Un intervento importante, visto per anni è stata difesa la destinazione d’uso commerciale di uno dei porti a rilevanza internazionali. Ben lieti di leggere e approvare la delibera che rivoluziona un po’ il modo di vedere il nostro porto e va incontro ai tanti diportisti. Ma ci chiediamo qual è il futuro del porto di Pesaro?».

Una buona notizia per i pesaresi, anche per il consigliere Lugli M5S, che aggiunge: «è un porto che non si capisce dove vuole andare, a mio avviso sarebbe meglio puntare su turismo e commercio».

Per Massimiliano Amadori capogruppo Pd, si tratta di «un cambio importante per questo porto strategico, tra tutti l’intervento principe, che ha coinvolto il cantiere Rossini, in un’area che era andata quasi persa».

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