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Pesaro, mappate 144 telecamere sul territorio per prevenire reati e risolvere crimini

La procura di Pesaro entra nel "Patto provinciale per la sicurezza urbana - Progetto Sophia" per la geolocalizzazione degli occhi elettronici

Telecamere, videosorveglianza, sicurezza

PESARO – Gli occhi del Grande Fratello per prevenire e risolvere crimini. Mappate 144 telecamere in provincia nell’ambito del “Patto provinciale per la sicurezza urbana – Progetto Sophia” che era già stato siglato lo scorso dicembre con la maggior parte dei sindaci del territorio. In Prefettura è stato sottoscritto il primo atto integrativo del progetto che vede come protagonista la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. A firmare l’accordo infatti da una parte il prefetto Emanuela Saveria Greco e dall’altra il procuratore capo della Repubblica Cristina Tedeschini.

Il progetto Sophia è il sistema di geolocalizzazione degli impianti di videosorveglianza che prevede la realizzazione di una mappatura digitale dei sistemi di telecamere estesa all’intero territorio provinciale e che potrà diventare un valido strumento per una politica di sicurezza urbana integrata.

Sono già 40 i Comuni della provincia che hanno aderito a questo protocollo. Mettere a sistema tutti gli impianti di videosorveglianza è fondamentale perchè significa avere referenti immediatamente disponibili e immagini di luoghi teatro di reati. Frame che possono rivelare anche episodi in corso e intervenire tempestivamente.

La mappatura digitale dei sistemi di videosorveglianza riguarda per ora 144 telecamere. Nel sistema di geolocalizzazione riguarderà i dati delle telecamere delle Amministrazioni dello Stato, degli Enti locali, delle imprese pubbliche e private.

La Procura della Repubblica di Pesaro entra in questo progetto attivamente mettendo a disposizione i suoi impianti di videosorveglianza e i suoi referenti che nel momento di passare alla fase investigativa permetteranno una reazione immediata. Ma la stessa Procura potrà utilizzate le immagini delle telecamere in rete e mappate per portare avanti le sue indagini sue indagini. Non solo: in futuro il protocollo potrà essere aperto anche ad associazioni di categoria e altre realtà territoriali.

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