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Pesaro, il Cantiere Navale Rossini si apre alla città: la nautica a livelli pre crisi

Open Day nel gioiello della città. In arrivo tre yacht da 45 metri per il refitting. Postorino, il direttore del cantiere: "I clienti ci sono e il comparto è trainante per l'economia"

PESARO – La nautica, un settore tornato ai livelli pre crisi. Sabato 21 settembre è stato il giorno del Cantiere navale Rossini che ha aperto le porte alla città in occasione dell’Open Day. Un momento per far conoscere lo sviluppo e i progetti di un polo che sta rilanciando tutto il settore della nautica grazie all’indotto che generano le sue commesse. Qui arrivano Yacht fino a 55 metri per il refitting. Gli armatori internazionali scelgono Pesaro per riparare e ammodernare le proprie lussuose imbarcazioni.

Il cantiere navale Rossini

Sembra di stare a Miami o Montecarlo quando si passa nel viale adornato da palme, con a fianco barche luccicanti.

Il Cantiere navale di Pesaro era stato acquisito dalla Lisa Group che è detenuta per l’80% da capitali maltesi e ha acquisito il cantiere per 2,5 milioni dopo anni di stasi in seguito al fallimento dell’ottobre 2010. Il rilancio continua con un cantiere ammodernato e capace di attrarre yacht di oltre 55 metri grazie al suo Travel Lift un gioiello dell’ingegneria in grado di muovere imbarcazioni da 560 tonnellate. Si tratta di un dispositivo meccanico guidato da un telecomando che si muove su 16 ruote e consente di sollevare e portare a terra navi fino a 52 metri dallo specchio acqueo all’area del cantiere in meno di un’ora.

Il cantiere navale Rossini

«Siamo in una continua fase di crescita – spiega il direttore del Cantiere Rossini Alfonso Postorino accompagnato dall’amministratore delegato Stewart Parvin – abbiamo completato la fase di portare a un unico livello tutto il piazzale. Oggi possiamo lavorare in piano su 15 mila metri quadri. E da ottobre apriremo il cantiere per costruire due capannoni di 70 metri per 22 dove ricoverare le barche. Sarà un’importante aggiunta per lavorare al meglio. Oggi impieghiamo circa un centinaio di lavoratori e stiamo notando che il comparto della nautica è tornato a crescere. Dopo gli anni bui, oggi siamo ai livelli pre crisi, quelli del 2008. E continuerà a crescere perchè stiamo avendo sempre più clienti. Nei prossimi giorni arriveranno altre tre imbarcazioni sopra i 45 metri. Sempre più armatori scelgono Pesaro».

Il Travel Lift del cantiere navale Rossini

Un comparto che vive dunque un nuovo boom. Secondo la Cna il peso delle produzioni nautiche dal 2009 al 2018 della provincia aumenta decisamente (+4,7%) per effetto soprattutto della crescita del peso ricoperto nella costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive (dal 62,2% del 2009 al 76,9% del 2018).

Alfonso Postorino e Stewart Parvin, Ad e direttore del cantiere Rossini

Negli ultimi tre anni l’export pesarese di navi e imbarcazioni ha visto avvicendarsi ai vertici della graduatoria per ammontare annuale, paesi sempre diversi: le Bermuda nel 2016 (con oltre 100 milioni di export), la Croazia (“solo” 1,2 milioni) nel 2017; il Montenegro nel 2018 (8,6 milioni). Ma il dato del primo trimestre 2019 aggiunge ulteriore variabilità al quadro delineato: ai paesi già menzionati si aggiunge Cipro, verso il quale l’export pesarese ha superato i 175 milioni nel primo trimestre 2019.

Nella provincia, secondo i dati forniti dall’Inail, le imprese della nautica (della produzione e dei servizi di riparazione e manutenzione) aumentano di oltre il 65% il numero dei lavoratori dipendenti tra il 2013 e il 2017.  Passano, infatti, da 709 lavoratori nel 2013 a 1.174 nel 2017, oltre 465 in più in soli quattro anni.

Tanta la curiosità dei Pesaresi attorno al cantiere Rossini, centinaia di persone hanno visitato l’area e chiesto informazioni sui progetti e i mezzi utilizzati.

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