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Ferragosto e rischio furti: numeri, costi e mezzi di prevenzione

«Questo tipo di reato in appartamento ha registrato un calo in provincia di Pesaro e Urbino. Ma rimane il pericolo e occorre fare attenzione soprattutto in questa settimana», spiega Cna

PESARO – Furti in casa, quella di ferragosto è la settimana più a rischio. Così la Cna fornisce alcuni dati e linee guida per prevenire l’intrusione dei topi d’appartamento. Le ultime settimane sono state molto calde con colpi in zona mare ma anche in altri punti della città. Ladri in cerca soprattutto di gioielli. 

Dai dati Censis emerge che nel nostro Paese due famiglie su tre (66,5 per cento) hanno installato la porta blindata, quasi una su due (42 per cento) un sistema d’allarme, una su tre (33,5 per cento) inferriate a porte e/o finestre, tre su dieci (il 31 per cento) infissi, vetri anti-intrusione, telecamere.

«I furti in appartamento hanno registrato un calo in provincia di Pesaro e Urbino. Ma rimane il pericolo e occorre fare attenzione soprattutto in questa settimana di Ferragosto – fa sapere Cna – In vista delle vacanze, infatti, i ladri entrano in azione approfittando del fatto che abitazioni, negozi e laboratori rimangono incustodite per giorni, settimane. La Cna mette in guardia cittadini e imprese in un periodo che dai ladri viene considerato una vera e propria pacchia».

Prevenzione e costi – Secondo una indagine condotta da Cna Installazione e Impianti, i furti potrebbero essere destinati a calare ulteriormente, nonostante il rallentamento delle spese per la videosorveglianza dovuto alla recente applicazione della normativa europea sulla privacy.

«Se tante famiglie si sono già cautelate – dice il responsabile di Cna Impianti di pesaro e Urbino, Fausto Baldarelli – la platea dei possibili clienti rimane ampia: sono migliaia nella nostra provincia le case non dotate di porta blindata.

Mettere in sicurezza un’abitazione costa complessivamente tra 4/5mila e 16/18mila euro a seconda delle dimensioni e secondo la quantità e qualità delle apparecchiature. Per una porta blindata si spende dai 1.500 ai 5/6mila euro. I costi minimi per le inferriate oscillano tra 150 a 600 euro al metro quadrato.

I sistemi di allarme vanno da 200 a mille euro. Per le telecamere interne sono sufficienti 100 euro ognuna, per le esterne 150. Ovviamente queste ultime cifre aumentano con i costi della connessione: le abitazioni possono essere tenute sotto controllo da una centrale o tramite il proprio smartphone 24 ore su 24».

Le ore peggiori sono tra le nove e le dodici e tra le diciotto e le ventuno, secondo una indagine dell’organismo europeo Transcrime. Ore più rischiose a parte, per evitare brutte sorprese prima di tutto ci si deve guardar bene dal raccontare le proprie escursioni fuori casa attraverso i social o altri mezzi.

Ma come fare per evitare brutte sorprese al ritorno delle vacanze o, in genere, al rientro a casa?
Regola numero uno: evitare di comunicare i propri spostamenti/vacanze sui social.
Allertare vicini fidati e invitarli a tenere d’occhio qualsiasi movimento sospetto. Evitare di chiudere tutte le tapparelle o serrande ma evitare anche di lasciare luci accese per segnalare una finta presenza. La luce accesa di giorno è un chiaro invito per i ladri.

E, soprattutto, rivolgersi a installatori abilitati, dei quali potersi fidare ciecamente tanto per professionalità quanto per onestà. Per quanto riguarda l’installazione di telecamere di sorveglianza, esiste il rischio di pesanti sanzioni se la collocazione non è corretta e può mettere a rischio la privacy di terzi.

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