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Pesaro, la consigliera Vitri: «La Regione non aumenta i punti vaccini over 80, molti rinunceranno»

L'esponente dem insoddisfatta della risposta all'interrogazione: «Alcuni anziani impiegheranno un'ora ad arrivare. C'è confusione anche su chi potrà farlo dal medico»

PESARO – Punti vaccino over 80: nel Pesarese sono 3 e la Regione non ha in programma di implementarli.

La consigliera regionale Micaela Vitri si dice «insoddisfatta della risposta» alla sua interrogazione. «Solo 15 punti vaccinazione popolazione (pvp) per ultra ottantenni in tutta la regione Marche e appena tre nella nostra provincia: a Pesaro, Fano e Urbino. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta immediata rivolta all’assessore della Sanità Saltamartini, sperando che ci fosse la minima e doverosa sensibilità nei confronti delle fasce deboli e di chi vive lontano dai grandi centri, soprattutto nelle aree interne. Partono tra due giorni infatti le vaccinazioni anti-Covid19 per ultra ottantenni, che nella nostra provincia riguarda circa 20 mila persone, ma il piano della Regione rischia di tagliare fuori un’importante fetta di cittadini. C’è forte delusione per la risposta, che non ha portato nemmeno nessuna motivazione valida per negare l’implementazione dei Pvp.

Micaela Vitri, consigliera regionale Pd

Vitri prosegue: «Solo ed esclusivamente le persone non in grado di deambulare, o impossibilitate a farsi accompagnare, potranno sottoporsi alla vaccinazione dal proprio medico di base, contattando Asur, attraverso un sistema ad oggi ancora non definito. Gli altri cittadini ultra 80enni dovranno provvedere autonomamente a raggiungere i punti di vaccinazione, percorrendo lunghe distanze in strade non sempre agevoli e, non essendo solitamente patentati, a dipendere per forza di cose da famigliari o assistenti, che potrebbero di conseguenza subire disagi al lavoro e in famiglia».

Nella provincia di Pesaro-Urbino gli over 80 residenti nelle aree appenniniche, da Cantiano e Borgo Pace a Carpegna e Belforte all’Isauro, dovranno sostenere un’ora di viaggio in automobile per sottoporsi alla vaccinazione all’ospedale di Urbino. «Non è difficile supporre che molti rinunceranno – sottolinea Vitri -. È questa l’attenzione all’entroterra e agli ospedali di polo tanto declamata dalla giunta regionale? Credo proprio di no, mentre basterebbe utilizzare come punti di vaccinazione gli ospedali di polo, da Sassocorvaro a Pergola e Fossombrone, così come la Casa della salute di Vallefoglia.
La preoccupazione poi aumenta per le persone non in grado di deambulare o di farsi accompagnare ai punti vaccinazione. Non è stato ancora predisposto il numero di telefono per prenotazioni e ci sarà una piattaforma telematica dal 22, obbligando ancora all’uso del pc, in cui all’anziano verranno richiesti codice fiscale, patologia medica, condizione clinica e sociale che non gli consentono di  muoversi. Insomma chi non potrà spostarsi, purtroppo dovrà essere molto determinato per vaccinarsi».

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