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Pesaro, cinque interventi per cambiare il volto di aree degradate o dismesse

Il consiglio comunale ha votato il Programma di riqualificazione: focus sull'ex Coop in via Giolitti, su via Metauro, via Gagarin, via Paganini, strada Fornace Mancini e via Guidi

La sede del Comune di Pesaro

PESARO – Come cambia la città, il Consiglio comunale di Pesaro ha approvato l’ambito dell’adozione del Poru, il Programma Operativo di Riqualificazione Urbana, costituito da cinque ambiti unitari.

Tra i nodi la realizzazione di un nuovo edificio in via Giolitti (ex Coop) a destinazione terziario/residenziale, arretrato rispetto via Giolitti di circa 15 metri, in modo da consentire la realizzazione di una corsia di sosta e servizio con pista ciclopedonale. La proposta progettuale prevede inoltre, la realizzazione di parcheggi pubblici, percorsi/piazze e di un nuovo sistema di viabilità di accesso al comparto, negli spazi circostanti il nuovo edificio.

«Una proposta importante – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili – considerando l’iter svolto per arrivare fino a qui. Nello specifico il PORU riguarda cinque ambiti, zone già edificate, che prevedono interventi di riqualificazione». 

Tra le altre aree si prevede la riqualificazione di una zona produttiva sita in via Metauro con edifici residenziali. L’area produttiva in questione si caratterizza quale interruzione urbana, contraddistinta dalla presenza di impianti produttivi ed edifici in stato di degrado, in contrasto con il contesto urbanistico ed edilizio circostante. I manufatti esistenti sono costituiti prevalentemente da capannoni industriali di non recente costruzione caratterizzati da coperture in eternit, con numerosi corpi accessori quali: tettoie, pensiline, capanni in lamiera. Sono inoltre presenti degli ampliamenti con strutture prefabbricate più recenti.

Tra le altre modifica anche quella che riguarda due aree non contigue tra loro, localizzate una in via Gagarin, nell’ambito del “Il parco del Caprilino” e l’altra in via Paganini, nell’ambito de “La piattaforma logistica”.

La proposta progettuale in strada Fornace Mancini, consiste nella demolizione delle strutture obsolete presenti e nella riqualificazione dell’intera area nel rispetto del volume dei manufatti esistenti (deposito legnami e palazzina uffici) convertendo la destinazione in residenziale, come peraltro già previsto dal PRG vigente, in continuità con il contesto edilizio circostante.

Infine il cambio di destinazione d’uso dell’immobile in via Guidi da Servizi a Residenziale, con una quota di terziario in corrispondenza del piano rialzato; la tipologia d’intervento prevista è ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’edificio preesistente.

Non sono mancate le reazioni: «Riguarda 5 piani diversi tra loro per utilizzi e volumetrie – così Michele Redaelli, Forza Italia – associarli nello stesso iter è un percorso ad ostacoli, doveroso interrogarsi sullo strumento del Poru, nato nel 2012. Da un lato occorre la massima celerità per permettere a chi può e chi deve lavorare di poterlo fare senza doversi divincolare per anni nella burocrazia, dall’altro lato il massimo rigore perchè non possiamo permetterci di bypassare gli obiettivi di sostenibilità a cui Pesaro deve mirare, né uno spreco di risorse rispetto agli importanti interventi strategici che occorre portare avanti oggi per costruire il domani».

«Va fatta una riflessione ampia sullo strumento nato in un’epoca diversa – aggiunge Dario Andreolli, Lega – che ha portato, 7 anni dopo, alla luce di cinque progetti, lasciandone per strada altri cinque. Nello specifico penso che l’intervento di via Guidi non sia il migliore da realizzare in quella zona. Sul progetto di via Giolitti, riteniamo che l’edificio possa essere abbastanza impattante».

«Sono cinque aree della nostra città – è la dichiarazione del capogruppo Pd Massimiliano Amadori – opere di compensazione, in alcuni casi parliamo di riqualificazione di aree abbandonate, da riutilizzare in nuovo modo. Costruiamo sul costruito e si diminuiscono i volumi».

«Votiamo un pacchetto di proposte – così Lugli, M5S – abbiamo molto a cuore il discorso dell’ambiente, per non bloccare lavori utili ci asterremo».

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