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Pesaro, i certificati anagrafici anche in edicola. Ecco la fase sperimentale

Intesa siglata con la Fieg per garantire servizi al cittadino come il certificato di nascita, di matrimonio e altri. Ecco i punti che aderiranno

PESARO – Edicole come centri servizi per il cittadino. A Pesaro solo negli ultimi mesi ne hanno chiuse due, vista la crisi del comparto dell’editoria. Ma grazie all’accordo con la Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), in edicola si potrà richiedere anche il certificato anagrafico dal 15 ottobre. Le prime a partire, nella fase sperimentale, saranno i chioschi in via Milano, Celletta, Muraglia, Villa Ceccolini, Candelara, Pozzo e Santa Maria dell’Arzilla.

«Ma già a gennaio contiamo di estendere l’operazione a tutte le altre» dicono Matteo Ricci e l’assessore Antonello Delle Noci, affiancati dal segretario provinciale Sinagi Rodolfo Cecchini e dai rappresentanti degli edicolanti del territorio. Con loro anche il dirigente dei Servizi demografici Gianni Galdenzi e il responsabile comunale Fabio Costantini.

Questo è il risultato della convenzione tra Comune e Sindacato giornalai d’Italia (Segreteria territoriale di Pesaro), siglata nella sala rossa a Pesaro. L’operazione si richiama, peraltro, al protocollo d’intesa già firmato con la Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), che prevede per le amministrazioni comunali la valorizzazione delle edicole come “centri servizi per il cittadino”, consentendone la funzione di servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificati.

«In poco tempo siamo riusciti a concretizzare un accordo con la Fieg e gli edicolanti – spiega Ricci – Siamo la quarta città in Italia a partire dopo Firenze, Torino e Modena. Crediamo che il sostegno alle edicole possa aiutare ad avere il Comune più vicino ai cittadini. Ci siamo impegnati con gli editori per sostenere lo sforzo che sta dietro alla realizzazione e alla vendita dei giornali. È questo lo spirito, perché i quotidiani locali sono importanti per la vita di una città. Per il Comune – va avanti Ricci – è oggettivamente impossibile avere in tutti i quartieri e le frazioni uffici in grado di dare i servizi offerti dall’Anagrafe centrale. Questo meccanismo semplifica le cose per i residenti pesaresi più lontani dal centro. Che magari potranno acquistare, contestualmente, anche un giornale: così le edicole acquisiscono più valore».

Ma i servizi potrebbero aumentare: «Pensiamo di introdurre in futuro anche altri servizi nei chioschi, come la vendita di biglietti per teatro e palasport. L’esperimento pesarese può diventare una buona pratica da esportare in altri centri italiani. Nel frattempo con le edicole andiamo avanti con l’impegno preso sul fronte degli sgravi fiscali. Nella prossima tappa illustreremo anche questo passaggio».

Delle Noci è molto soddisfatto: «In poco tempo dalla firma del protocollo con Fieg e Sinagi abbiamo costruito il processo. Partiamo con la sperimentazione su 7 chioschi, che saranno formati dal Comune. Vogliamo poi estendere l’operazione alle 45 edicole pesaresi all’inizio del prossimo anno. C’è grande spazio per la crescita della collaborazione in futuro». Mentre l’edicolante Cecchini assicura: «Gli edicolanti sono pronti: hanno accolto con favore la proposta sull’anagrafe così come il disegno complessivo che prevede altri servizi».

Il cittadino potrà richiedere la stampa del certificato nell’orario di apertura dell’edicola, inclusi i turni festivi. Lo si potrà fare grazie al timbro digitale, soluzione che ha il vantaggio di mantenere inalterato il valore legale del documento.

ECCO COSA SI PUÓ CHIEDERE
Il certificato telematico, su scelta del Comune, sarà esentato dai diritti di segreteria. Si pagherà solo l’imposta di bollo (ad eccezione delle esenzioni previste per legge), più un euro che andrà all’edicola per il servizio usufruito. Al Comune, dunque, non sarà dovuto alcun corrispettivo. Sarà possibile richiedere il certificato di residenza; il certificato di morte semplice; lo stato di famiglia con parentela; il certificato anagrafico di nascita; il certificato plurimo con stato di famiglia; il certificato plurimo per matrimonio; il certificato di matrimonio semplice; lo stato di famiglia; il certificato anagrafico di matrimonio; il certificato di nascita semplice.

L’interessato, intestatario del certificato, fornirà all’edicola codice fiscale e documento di riconoscimento, sottoscrivendo il ‘registro emissione certificati’ conservato dall’edicolante e trasmesso mensilmente al Servizio demografici del Comune. Che si impegna, tra l’altro, a organizzare corsi di formazione e aggiornamento sul tema per le edicole interessate.

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