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Pesaro, calci e pugni agli agenti. Bloccato con lo spray al peperoncino

L'inseguimento in via Rossi. Protagonista un richiedente asilo di 22 anni che ha tentato di prendere l'arma del poliziotto. Per gli agenti 45 e 7 giorni di prognosi

PESARO – Calci e pugni agli agenti. Voleva persino prendergli l’arma di ordinanza, fermato con lo spray al peperoncino. E due poliziotti sono finiti all’ospedale.
Durante una serie di controlli della squadra volante mercoledì (4 settembre), gli agenti hanno visto un ragazzo che si aggirava con fare sospetto in via Rossi. Si tratta di un nigeriano richiedente asilo di 22 anni proveniente dalla Toscana, che durante il controllo si è rifiutato di fornire i documenti e le generalità. Non pago, ha tentato la fuga scagliando una bicicletta addosso agli agenti, per poi iniziare a correre. La Polizia ritiene probabile che in questo frangente possa essersi liberato di alcune dosi di sostanze stupefacenti.

I poliziotti lo hanno raggiunto, ma c’è stata una violenta colluttazione sotto gli occhi della gente. Lui ha reagito con calci e pugni. Ha persino tentato di portare via l’arma ad uno degli agenti per fortuna senza riuscirci. Gli uomini della volante hanno dovuto usare lo spray al peperoncino per porre fine alle sue intemperanze. L’uomo è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Gli agenti hanno riportato serie conseguenze. Uno di loro 45 giorni di prognosi per la rottura di una costola e l’altro agente, 7 giorni per contusioni e una distorsione al ginocchio.

Un esempio di coraggio e senso del dovere. Tra l’altro uno di loro è Giuseppe Sepede, che era stato insignito dell’encomio del Comune di Pesaro assieme al collega Vincenzo Ciavarrella per aver salvato un ventenne seduto sui binari, pronto a suicidarsi lungo la ferrovia sotto il cavalcavia di Santa Maria delle Fabbrecce.

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