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Pesaro, quando il bagno pubblico diventa area ricarica e-bike e punto servizi

Inaugurato il punto Giallo da Comune e Aspes. Si tratta di un'area a pagamento installata dopo quella di viale Zara dove ci sono stati 10 mila accessi da questa estate

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L'inaugurazione dei bagni pubblici in via Oberdan|L'inaugurazione dei bagni pubblici in via Oberdan

PESARO – Quando il bagno pubblico misura la qualità di un’offerta turistica e cittadina. Perchè i servizi comprendono anche una postazione per gonfiare biciclette e ricaricare e-bike e monopattini.

Ecco che dopo il punto blu in viale Trieste, ecco i nuovi bagni pubblici «attrezzati» in via Oberdan, in centro storico. Il costo è di 50 centesimi, ma le possibilità sono tante.

Il presidente di Aspes Luca Pieri spiega la funzionalità: «L’idea che ha spinto il Comune ad affidarci il compito di realizzare questi Punti Servizio parte dal presupposto che i servizi igienici pubblici non devono essere più “nascosti” in aree poco visibili. Perché in questo modo sono poco fruibili dai turisti e dai cittadini, ma soprattutto sono più soggetti a vandalismi e dunque vanno più facilmente incontro al degrado».

Non a caso, nota Pieri, «il Punto Blu in zona Mare non ha subìto alcun atto vandalico in questi sei mesi». Facendo registrare numeri importanti: 5.400 accessi in totale ai bagni, 35 gonfiaggi di bici giornalieri, 10 accessi al bancomat quotidiani e 8 ricariche al giorno. «Nel complesso, finora, sono state servite più di 10mila persone. Abbiamo scelto di realizzare il secondo Punto Servizio della città in una zona strategica, dopo aver ottenuto il benestare della Soprintendenza. Ringrazio la struttura di Aspes per aver pensato e progettato quest’opera, che incrementerà il livello di accoglienza di Pesaro: una struttura, moderna, funzionale e dotata di tanti servizi. Si amplia l’offerta dei servizi rendendo la nostra città ancora più accogliente e a misura di cittadini e turisti», conclude Pieri.

L’inaugurazione dei bagni pubblici in via Oberdan

Soddisfatto anche il sindaco Matteo Ricci: «I servizi igienici pubblici segnano il livello di pulizia e civiltà di una città. Se sono indecenti, spesso sono una delle immagini più brutte che i turisti riportano a casa». Quelli gratuiti, rimarca Ricci, «non funzionano. È nota la mia presa di posizione, perché basta un maleducato a renderli impraticabili. Abbiamo quindi deciso di realizzarli a pagamento, con un prezzo basso (50 centesimi, ndr). Posizionandoli nei luoghi strategici e negli assi principali dei turisti o del passeggio commerciale».

Dal Comune un piano con investimento complessivo di 150mila euro. Così, dopo il Punto Servizio Blu nei giardinetti di viale Zara, «su cui abbiamo aggiunto anche il bancomat in una zona dove non c’era», arriva il Punto Servizi Giallo. «Tra la stazione e il centro, vicino all’ospedale e al teatro. In un’area che in questi anni abbiamo riqualificato anche grazie ai Lions, con il contribuito al restauro della statua di Garibaldi».

L’inciso del sindaco: «L’Aspes ha realizzato il progetto in modo molto efficace. E’ un bagno funzionale: automatizzato ma semplice da usare. Senza sottovalutare i servizi per gonfiare le bici e ricaricare e-bike e monopattini elettrici. Il tema della mobilità elettrica è in grande espansione».

Nel disegno generale si andrà avanti con i bagni della piazza, per proseguire al porto all’altezza della Rotonda Bruscoli. «Un altro intervento sarà a Baia Flaminia, ma in quel caso dentro un’operazione di trasformazione di un’area comunale, in zona Campo di Marte».

Nel mezzo, il sindaco insiste sulla qualità  dell’accoglienza:  «Proprio ieri abbiamo incontrato i referenti di Ferrovie dello Stato. Nei primi mesi dell’anno ci rivedremo per definire insieme il progetto di sistemazione della stazione. C’è quindi una strategicità d’insieme, che include gli interventi del bando periferie in via dell’Acquedotto e quelli dell’area intorno alla stazione».

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