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Per primavera la Osimo sotterranea tornerà a splendere

Il nuovo loggiato comunale si appresta all'ultimazione dopo gli importanti ritrovamenti

Alcuni reperti del loggiato

OSIMO – A primavera la Osimo antica sarà visibile a tutti. Il nuovo loggiato comunale si appresta all’ultimazione dopo gli importanti ritrovamenti e si pregusta già la festa d’inaugurazione.

Dai fasti di un tempo lontano sotto il loggiato in pieno centro sono emersi una chiesa e una statua femminile. La prima struttura muraria rinvenuta corrisponde alla chiesa di Santa Maria dell’Assunta e poi alla piazza inaugurata al culto nel 1604 che, però, poggia su un basamento più antico, addirittura del VI secolo, accanto a un’altra chiesa del Duecento. Non ci sono mosaici, ma blocchi di arenaria che riutilizzano intonaci dipinti in edifici posteriori.

La statua in marmo greco dentro alla chiesa potrebbe essere Plotina, moglie di Traiano, personaggio che la riallaccerebbe alla storia dorica, risalente al 100-150 d.C.. La scultura è identica a quella trovata a Utica in Tunisia che ritrae una donna di casata altolocata. Nella chiesa medievale fungeva da acquasantiera, ma prima di certo era posizionata in un foro romano, forse proprio lì sotto. Ci sono anche maioliche seicentesche e fiori affrescati, decorazioni di un palazzo rinascimentale demolito.

All’interno del loggiato saranno installati video proiettori per riprodurre le immagini della Osimo antica sulle pareti del palazzo comunale con didascalie illustrative per accogliere i turisti. Un maxi intervento che prevede varie fasi, tra cui l’individuazione dello sponsor che sostiene la spesa per i lavori di rifacimento con fruizione dell’area archeologica, in seguito al ritrovamento dei reperti di epoca medievale e romana.

Il Progetto

Il solaio su cui poggerà la nuova pavimentazione sarà realizzato in acciaio e lamiera grecata o acciaio e vetro con specchiature vetrate che, tramite luci e video, consentiranno di rendere visibili gli scavi e la statua di Plotina che tornerà in loco dal museo civico dove si trova da luglio. Proprio per “lei” si ipotizza la realizzazione di una teca in vetro con l’illuminazione anche in notturna. La proposta comporta un costo complessivo di 80mila euro e a farsene carico è la Dhomeus di Loreto.

Dopo l’accordo con la Soprintendenza per la villa romana di Montetorto nelle campagne di Casenuove, aperta quest’estate, in cantiere c’è anche il restyling di Fontemagna, delle mura e della cisterna romana sotto piazza Boccolino per far rivivere il circuito romano.

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