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Per la Fabriano del futuro, no a interventi spot ma più strutturati

I vertici della sezione di Fabriano della Cna puntano il dito contro l'Amministrazione comunale e chiedono un piano di riqualificazione solido con il coinvolgimento delle imprese locali

Panoramica di Fabriano
Panoramica di Fabriano

FABRIANO – Interventi spot e non strutturati. Questo il j’accuse che la Cna di Fabriano rivolge all’attuale Amministrazione comunale. L’associazione degli artigiani chiede anche un maggior coinvolgimento delle imprese locali.

Andrea Riccardi e Mauro Cucco

«Ben vengano gli investimenti sui lavori di edilizia pubblica – dichiara Andrea Riccardi Segretario della Cna di Fabriano area vasta – e di manutenzione ordinaria delle strade. Questi investimenti fanno bene alla città, all’economia locale, ai fabrianesi e al turismo. Non mi stancherò mai di chiedere che i lavori siano lasciati alle imprese locali e che si investa in prospettiva di una città a vocazione turistica, per esempio, se si fanno lavori nelle strade adiacenti ad un’area sosta camper, si deve fare in modo che anche l’area sia riqualificata, creando servizi adeguati per garantire l’igiene personale, l’uso di acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai camperisti».

La Cna tuttavia chiede all’Amministrazione interventi strutturati, meno slegati l’uno dall’altro, ma che rientrino in un piano generale di riqualificazione che dalla periferia arriva al centro cittadino, cuore di Fabriano.
«Impressione che ricaviamo da questi interventi – conclude Mauro Cucco presidente della Cna di Fabriano – così sporadici è che siano più dettati dalla prossima tornata elettorale che da una istanza realmente programmatoria di riqualificazione e di manutenzione della città. Ci chiediamo inoltre se sia legittimo destinare una somma cospicua per urbanizzare la cosiddetta lottizzazione di Civita e quindi incentivare nuove colate di cemento quando Fabriano è piena di case invendute e il mercato immobiliare è totalmente fermo».

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