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Pensionati CNA Fermo: «Serve una nuova medicina territoriale con i medici di base protagonisti»

Già la legge Balduzzi del 2012 annunciava una maggiore responsabilità organizzativa dei medici di famiglia. La CNA di Fermo ha dato la sua disponibilità all’elaborazione di un progetto che sensibilizzi e coinvolga al confronto i soggetti interessati

FERMO – Una nuova medicina territoriale, da riorganizzare per renderla asse portante del sistema sanitario. È quanto emerso dall’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini e il presidente dei pensionati di CNA Fermo Luigi Silenzi. Già la legge Balduzzi del 2012 annunciava una maggiore responsabilità organizzativa dei medici di base e il concetto viene ripreso ora – dopo che la sanità ha dovuto fare i conti con un’emergenza sanitaria di proporzioni mondiali – per permettere al medico di famiglia di ritrovare quell’importante protagonismo che in questi mesi ha rappresentato un punto di forza di tutto il sistema sanitario e non solo.

Il presidente di CNA Fermo Paolo Silenzi

«Come abbiamo spesso avuto modo di evidenziare grazie al lavoro di Luigi Silenzi e dei nostri pensionati – ha detto il presidente di CNA Fermo Paolo Silenzi – purtroppo quanto previsto dalla legge Balduzzi risulta, a oggi, completamente disatteso, quando invece può e deve essere da sprone per dare nuova linfa alla prevenzione e ai servizi territoriali. Ringraziamo il direttore Livini per la consueta disponibilità al dialogo e per l’apertura dimostrata alle proposte CNA nell’ambito del sociale».

«Al direttore abbiamo proposto la definizione di un piano partecipato di riorganizzazione che abbia come ispirazione la legge Balduzzi – ha detto il presidente dei pensionati CNA di Fermo Luigi Silenzi – e metta a sistema esperienze e progetti già maturati in ambito regionale, la tecnologia disponibile, il trasferimento del personale paramedico e quanto possa contribuire alla realizzazione di un servizio davvero vicino al cittadino. C’è da dire che la medicina territoriale fermana è stata la prima a muoversi in questo senso, un’esperienza positiva dettata però dall’emergenza delle ultime settimane».

Il presidente dei pensionati di CNA Fermo Luigi Silenzi

«Nel capitolo relativo alla spesa sanitaria – ha aggiunto – è stato individuato un finanziamento per il potenziamento e la riqualificazione degli studi dei medici di famiglia, già reso esecutivo, secondo il quale le Marche avranno a disposizione circa 6 milioni di euro. Siamo certamente consapevoli delle difficoltà che la riorganizzazione potrà comportare, eppure i riferimenti normativi e le risorse finanziarie, oltre alla centralità che la figura del medico di base ha assunto durante l’emergenza, ci fanno ritenere di essere vicini a un punto di svolta».

La CNA di Fermo, nell’auspicare che le istanze manifestate non cadano nel vuoto, ha dato la sua disponibilità all’elaborazione di un progetto che sensibilizzi e coinvolga al confronto i soggetti interessati, affinché si possa avviare un’esperienza territoriale punto di riferimento per la più ampia diffusione dei centri di aggregazione medica.

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