Attualità

“Pedalando per l’Italia” fa tappa alla Croce Gialla di Ancona

Venti capoluoghi toccati e 5mila km "macinati" per la Protezione Civile. Marco Manila Pasqualini con la sua bicicletta Vale è atteso nella città dorica

La bici usata da Marco Manila Pasqualini per la sua iniziativa a sfondo benefico (Foto da: https://www.facebook.com/pedalandoperlitalia )

ANCONA – Dopo L’aquila e Sulmona “Pedalando per l’Italia” arriva nel capoluogo dorico, ultima tappa. Domani, 14 ottobre, infatti Marco Manila Pasqualini è atteso nel pomeriggio alla Croce Gialla, in via Ragusa.

Una tappa che giunge al termine di un vero e proprio tour lungo la penisola e che ha toccato i 20 capoluoghi di regione. Dopo Ancona, Marco Manila Pasqualini farà ritorno a Bellaria da dove è partito nelle scorse settimane. Un tour quello lungo la penisola che lo ha visto percorrere oltre 5000 km.

Marco Manila Pasqualini

“Pedalando per l’Italia” è un’iniziativa a sfondo benefico: durante il viaggio sono stati raccolti fondi da donare alla Protezione Civile visto che lo stesso Marco Manila Pasqualini fa parte del Nucleo di Protezione Civile di Bellaria Igea Marina (il Gruppo Sommozzatori “Gigi Tagliani”). Questo senza dimenticare anche l’altro aspetto: sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del volontariato.

Una tappa quella in Croce Gialla quanto mai significativa con il protagonista Marco Manila Pasqualini che avrà poi la possibilità di passare la notte assieme ai militi dell’associazione per poi riprendere la via di casa giovedì mattina.

La bicicletta utilizzata in questo tour è l’iconica VALE di Rinaldi Telai cargo bike, unica nel suo genere e prodotta in Italia. Pedalando per l’Italia è anche un evento social con il protagonista che puo essere seguito su Instagram: https://www.instagram.com/pedalandoperlitalia, Facebook: https://www.facebook.com/pedalandoperlitalia e Youtube: https://www.youtube.com/user/marcomanila

«Questa idea di girare l’Italia in bici mi è venuta un paio di anni fa – racconta Marco Manila Pasqualini -. Non sono nemmeno un ciclista, fra l’altro. Prima di questa impresa avevo fatto solo un’altra pazzia, un coast to coast da Bellaria a Viareggio, circa 370 chilometri, divertendomi moltissimo. Era un sogno, insomma, questo di pedalare da nord a sud e da est a ovest del nostro paese, che per un po’ ho chiuso in un cassetto. Per due anni è rimasto lì. Poi è arrivato il coronavirus, il lockdown che ci ha bloccati in casa, e la riflessione personale sull’esigenza di realizzare i sogni nel momento in cui si manifestano, senza attendere. Ho pertanto riaperto quel cassetto, ideando un progetto benefico, e dopo aver pianificato tappe, abbigliamento e spostamenti sono partito. Giro i capoluoghi d’Italia dal 29 di agosto, e domani, 14 ottobre, sarò ad Ancona, dove la Croce Gialla mi accoglierà. Cerco di sensibilizzare le persone sull’importanza del volontariato, del dedicare tempo agli altri. Quando mi fermo spiego chi sono e cosa sto facendo. È sicuramente un’esperienza emozionante».

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