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Partita Ancona-Cesena, Daspo per un tifoso 24enne

Sono già 23 i Daspo sportivi disposti dal Questore di Ancona, dall’inizio dell'anno. Il giovane durante la partita del 20 marzo avrebbe acceso un fuoco d'artificio

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Nuovo D.a.s.p.o. del Questore di Ancona Cesare Capocasa, a carico di un tifoso 24enne dell’Ancona, il quale, in occasione dell’incontro di calcio Ancona – Cesena, disputato lo scorso 20 marzo, sarebbe stato ritenuto responsabile di condotta pericolosa, in quanto avrebbe acceso un petardo all’interno della Curva assegnata ai tifosi locali, caduto poi sugli spalti, creando concreto pericolo per l’incolumità dei presenti. Sono già 23 i Daspo sportivi disposti dal Questore di Ancona, dall’inizio dell’anno.

Il provvedimento, elaborato dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, prevede il divieto di accesso ai luoghi del territorio nazionale, dove si svolgono tutte le manifestazioni sportive di calcio di qualsiasi categoria, organizzate dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, compresa la squadra nazionale di calcio.

Il giovane, si era già evidenziato in occasione della partita Ancona- Olbia, in concorso con altri tifosi ultras, per condotte ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, durante la fase dell’afflusso, avrebbe avvicinato i tifosi ospiti nell’area del parcheggio a questi dedicata, venendo a contatto con gli stessi, ponendo in atto comportamenti violenti, che mettevano in pericolo l’incolumità dei presenti e che venivano interrotti solo grazie al repentino intervento delle Forze di Polizia impiegate per il servizio di ordine pubblico.

Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato e deferito dalla Digos, grazie all’operato della Squadra Tifoseria, all’Autorità Giudiziaria per quanto di competenza. Il 24enne colpito dal provvedimento non potrà accedere alle manifestazioni sportive per tre anni. Una misura particolarmente rigida perché il tifoso, già noto alle forze dell’ordine, gravato da precedenti di polizia, sarebbe risultato essere già stato sottoposto a daspo sportivo e quindi recidivo.

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