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L’incendio a Notre Dame: misteri, interrogativi e fake news

Dell'incendio alla storica cattedrale di Parigi scoppiato il 15 aprile scorso, all'inizio della settimana santa, oltre la cenere sono rimaste le indagini, le domande senza risposta, lo sgomento di milioni di cristiani e le puntuali "bufale" dei social media. Ecco le più "postate"

PARIGI – Dell’incendio della cattedrale Notre Dame, la storica cattedrale di Parigi scoppiato il 15 aprile all’inizio della settimana santa, oltre la cenere sono rimaste le indagini, le domande senza risposta, lo sgomento di milioni di cristiani e le puntuali fake news nei social media. Questi gli interrogativi più gettonati: è stata opera di un attentato del terrorismo islamico? La cattedrale era assicurata? Le statue degli degli apostoli sono state decapitate a causa di un’azione anticristiana?

Cerchiamo di analizzare insieme i fatti e le fonti per fare luce su queste questioni visto che l’incendio ha catalizzato l’attenzione dei media di tutto il mondo e rappresenta un’ulteriore ferita inferta alla capitale francese, già duramente colpita dagli attentati terroristici a Charlie Hebdo e Bataclan del 2015.

Le ipotesi dell’attentato terroristico, l’uomo misterioso.
Appena un paio di giorni dopo l’incendio su Twitter e su Facebook inizia a girare un video in cui si nota un uomo misterioso, che cammina lungo il colonnato tra le due torri della facciata di Notre Dame, mentre gli idranti dei pompieri tentano di arginare le fiamme che stanno divorando il tetto e la guglia. In poche ore il video diventa virale e su quell’uomo si sono concentrati le fantasie del pubblico, a torto o a ragione. Dal video non si capisce bene se l’uomo misterioso indossa una tunica e un copricapo islamico, eppure in molti post molti utenti giurano di che è stato immortalato l’attentatore che avrebbe appiccato il fuoco alla cattedrale: la prova filmata di un attentato di matrice islamica. Ma se cerchiamo riscontri e fonti ci accorgiamo che non ci sono prove a sostegno di questa teoria da parte dei media, che invece indagano sull’ipotesi dell’incendio da corto circuito, e inoltre l’attentato non è stato rivendicato da estremisti islamici o dall’Isis.

Ma in altri video dove la scena sarebbe riprodotta a risoluzione più definita in molti giurano di scorgere un uomo con un casco e un gilet giallo con catarifrangenti. L’idea non troppo nascosta di un utente Twitter, che li posta, è che sia stato lui ad appiccare l’incendio, perché parte dei gilet gialli che per mesi hanno paralizzato il Paese con le loro proteste. Peccato che questo outfit sia lo stesso degli operai che si stavano occupando dei lavori di ristrutturazione: e le immagini erano peraltro girate in un’altra zona della cattedrale, lontana dal luogo dove le fiamme stavano già divampando da ore.

L’operaio su tetto forse la causa dell’incendio?
Ben più interessante invece il video che mostra una persona sul tetto della cattedrale prima dell’incendio, verso le ore 17, che si muove producendo un bagliore. Forse l’innesco dell’incendio, un riflesso o un video taroccato? Sono ancora in corso le indagini per capire quale sia stata la causa dell’incendio: fin da subito, infatti, l’incendio è stato associato ad un nuovo attacco dell’Isis. In realtà, l’incendio sembrerebbe essere partito da un corto circuito della cattedrale, in fase di restaurazione dal 2018.

La cattedrale di Notre Dame era assicurata?
Ci è stato segnalato un’autorevole articolo, che riportiamo integralmente, tratto dal sito Intermediari Assicurativi in cui si conferma che la Cattedrale di Parigi non era assicurata. La domanda sorge spontanea: è lo Stato cattolico a dover ripagare la restaurazione o lo Stato francese? Notre Dame De Paris è di proprietà dello Stato francese dopo la legge, del 09 novembre 1905, che sancisce la separazione tra Stato e Chiesa. Come 86 cattedrali del territorio francese, Notre Dame De Paris è classificata come monumento storico dal 1862; come specifica il Ministro Francese sul suo sito, “Lo status di monumento storico è un riconoscimento da parte della Nazione del valore patrimoniale di una proprietà. Questa protezione implica una presponsabilità condivisa tra i proprietari e la comunità nazionale per la sua conservazione e trasmissione alle generazioni future”.

Il suo status di proprietà dello Stato rende la Cattedrale un edificio speciale: lo Stato francese, in virtù del suo potere finanziario, è di fatto l’assicuratore di se stesso e, quindi, non vincolato dalle assicurazioni obbligatorie, imposte ai cittadini.
Si parla di principio di “autoassicurazione statale”, dove lo Stato non si avvale di una compagnia di assicurazione per coprire i danni, tranne che per accordi giuridici specifici. Il principio di autossicurazione statale non è valido solo per la Cattedrale, ma anche per un certo numero di castelli, non coperti dal settore privato, così come per altri monumenti storici presenti sul territorio francese. (Fonte link:https://www.intermediariassicurativi.it/news-intermediari/notre-dame-de-paris-la-cattedrale-senza-assicurazione.html)

Le statue degli apostoli decapitate a causa di un’azione anticristiana?
Questa è una vera e propria bufala perché in nostro aiuto ci sono le immagini originali. Come scritto da molti giornali, infatti, le statue raffiguranti gli apostoli che fortunatamente sono state spostate da Notre Dame pochi giorni prima della tragedia hanno la testa staccata dal resto del corpo. Separare il tronco dal capo delle statue in bronzo cave è necessario per restaurare il materiale all’interno e rafforzare la struttura e per creare una via d’accesso il collo è sicuramente il punto migliore in cui eseguire in taglio, anche perché lì erano già presenti vecchie saldature e quindi non si sarebbe provocato alcun ulteriore danno alle opere d’arte.

Stiamo parlando di strutture in bronzo particolarmente delicate e la decisione di separare le teste prima di spostare le statue è stata la strategia degli operai, come si può vedere da alcune immagini ufficiali. Ma molti cybernauti hanno visto in questa decapitazione ,un disegno mistico anti-cristiano, voluto da qualche setta o da gruppi islamici. Questa convinzione rafforzata dall’incendio successivo ha fatto esplodere nei social ogni tipo di ipotesi esoterica e di oscuri riti diabolici.

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