Attualità

Parco del Vallato: «Non è solo una questione di ordine pubblico»

Schiamazzi, atti vandalici, giochi rotti, anche però sostituiti dai residenti che organizzano una colletta e le pulizie. Tra i frequentatori c'è chi chiede il pugno di ferro e chi invita alla riflessione

Parco del Vallato

JESI – È una delle aree verdi più vissute dai residenti e non solo, visto che il Parco del Vallato è facilmente raggiungibile dal centro storico, dal quartiere Prato e anche da San Giuseppe.

Frequentatissima, l’area verde è spesso stata teatro di episodi di vandalismo, di cronaca e inciviltà ma anche di buone pratiche, come la sistemazione del gioco per bambini rotto mesi addietro e sostituito grazie ad una colletta cui, anche solo con un contributo di un euro, hanno partecipato cittadini da tutta Jesi, o l’organizzazione di tornei di calcio che hanno coinvolto decine di bambini. Recentissime le lamentele circa la presenza di giovani e giovanissimi al Parco anche la mattina dove ascoltano musica a tutto volume, quando invece dovrebbero essere a scuola.

Foto d’archivio di vandali al parco del Vallato, nel mirino la sede del Camper Club.

Se c’è chi vede il pugno di ferro come unica soluzione e chiede l’intervento delle forze dell’ordine e l’istallazione delle telecamere, altri frequentatori mettono in evidenza altro: «La quiete sociale e le regole di convivenza giustamente vanno rispettate, ma è necessario capire, prima di intervenire, se si sta parlando di un gruppo di ragazzi, di teppisti, di delinquenti, di terroristi, o di cosa altro – spiega un residente del centro storico che frequenta il parco quotidianamente con il cane – La questione è molto meno complessa di quanto non venga dipinta: un gruppo di ragazzi che non va a scuola, che non lavora e che non ha altro luogo dove passare il tempo di un parco pubblico, dove ascoltare musica, seppure fastidiosa. Allora prima che mobilitare ronde magari si può capire perché non vanno a scuola, che la disoccupazione giovanile è altissima e che non tutti si possono permettere il “parcheggio” della triennale universitaria in attesa di tempi migliori. Insomma, la questione è solo di ordine pubblico?».

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