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Padre e figlio inghiottiti dalle onde: sarà lutto cittadino a Colli al Metauro

Non sono state ancora fissate le date dei funerali. Il Sindaco Pietro Briganti: «Tutta la nostra comunità è stata colpita da questa grave tragedia»

La tragedia a Fano

COLLI AL METAURO – Una comunità intera si stringe in queste ore in un abbraccio silenzioso nei riguardi della famiglia Zandri, colpita sabato da una tragedia immane consumatasi sulla spiaggia di Gimarra di Fano: Davide Zandri, 44 anni, ed il figlio Fabio di 7 anni, sono stati inghiottiti dalle onde, mentre l’altro figlio, 12enne, è stato miracolosamente salvato e si trova ricoverato in ospedale ad Ancona, in buone condizioni.

Al riguardo è intervenuto il Sindaco Pietro Briganti di Colli al Metauro, anticipando la possibilità del lutto cittadino in occasione dei funerali di cui ancora non è stata fissata la data: «Tutta la nostra comunità è stata colpita da questa grave tragedia. L’Amministrazione comunale tutta, insieme all’intero consiglio comunale, si stringe fortemente attorno all’immenso dolore della famiglia» dice il sindaco Pietro Briganti.

Il dramma si è consumato intorno alle 8 di sabato 9 luglio. I tre sono entrati in acqua in un tratto in cui si forma una specie di piscina naturale apparentemente sicura. Da lì a breve la tragedia: a dare l’allarme è stato un amichetto 13enne che stava facendo il bagno con loro. Dalla riva la madre, Stefania Carpignoli, 43 anni, ha iniziato disperata a chiedere aiuto al personale di salvataggio che senza esitazione si è gettato tra i flutti. A prestare i primi soccorsi sono stati il titolare di uno stabilimento balneare e due volontari di protezione civile, esperti di sport acquatici che erano nei pressi. Sono entrati in mare anche loro e hanno recuperato il padre e il 12enne, che hanno ventilato in acqua durante il ritorno alla spiaggia. Purtroppo sono risultate inutili le manovre rianimatorie sull’uomo mentre il 12enne si è ripreso ed è stato trasportato in ambulanza prima all’ospedale di Fano, poi a quello di Ancona con un principio di annegamento: le sue condizioni sono rapidamente migliorate tanto da essere in grado di respirare autonomamente. Del più piccolo invece nessuna traccia: il suo corpicino è stato ritrovato in un’altra scogliera solo alcune ore dopo.

La madre, in forte stato di shock, è stata colta da un malore ed è stata trasportata all’ospedale Santa Croce di Fano, ma poi è stata dimessa. Nell’omelia di domenica, durante la celebrazione mattutina nella basilica di San Paterniano dedicata al patrono di Fano anche il vescovo Armando Trasarti ha voluto ricordare le vittime: «Forse dovremmo tacere, Questo è il tempo del silenzio e del dolore».

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