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A Ostra sorge il Knotwear Club, spazio eventi nel cuore della manifattura tessile

È la nuova casa dell'azienda Gaia Segattini Knotwear: showroom e luogo d'incontro, di divulgazione e formazione, pronto ad accogliere eventi

Gaia Segattini all'interno del Knotwear Club

OSTRA – Nasce a Casine di Ostra il Knotwear Club, nuovo spazio di 150 metri quadrati, casa dell’azienda Gaia Segattini Knotwear, pronto a declinarsi in un uso molteplice: negozio, showroom, ufficio, set fotografico ma anche spazio per eventi, oltre a magazzino. Nasce dalla ristrutturazione e dal conseguente recupero di una parte d’edificio che già in passato ha ospitato la produzione di manifattura tessile.

La Gaia Segattini Knotwear, dal 2022 società benefit oltre che impresa collettiva da equity crowdfunding dal 2023, produce maglieria in collaborazione con il socio Giancarlo Torreggiani, proprietario del maglificio a fianco al quale, appunto, oggi sorge il Knotwear Club. «È un luogo filologicamente corretto – racconta Gaia Segattini –, nel senso che è un ex maglificio, fondato da un’imprenditrice donna a fine anni Settanta, Tersilia Torreggiani, che ha chiuso a fine anni Novanta e che lavorava con il mercato tedesco. Sono contenta di essere riuscita a entrare in questo spazio, c’è una forte eredità legata al territorio e all’imprenditoria femminile che mi appassiona. Siamo accanto al maglificio di produzione Clever Style che è il nostro partner per tutta la produzione del nostro maglificio, oltre a essere socio. L’idea era proprio quella di realizzare un luogo che fosse ufficio, sede, spazio espositivo, vendita, magazzino e che potesse diventare un luogo di incontro, di divulgazione e di formazione, cosa che fa parte del nostro dna, e che fosse attore nella trasformazione della visione della manifattura da parte dei più giovani».

Uno spazio rinnovato privilegiando il territorio: per gli arredi la progettazione è stata affidata al Solido Studio di Ancona, tutti sono stati realizzati da realtà della zona, o artigianali, come nel caso di Rinoteca per gli arredi in legno, e poi ci sono tanti interventi creativi di piccoli artigiani digitali, con tocchi vintage e aspetti che strizzano l’occhio all’estetica degli anni Ottanta, con richiami al distretto produttivo, come il pavimento in cemento e le canalette di metallo a vista, o la parete-pallottoliere creata con i coni colorati delle rocche.
Un nuovo spazio esperienziale: «C’è un’installazione a forma di orso di un’artista anconetana, Annaclara Di Biase, ci sono interventi di altre realtà che ci hanno voluto supportare, come Mirabilia di Milano che si occupa di divulgazione sul tema dello specialty coffee che ci ha donato le macchine per estrarre il caffè, o come Negozio Leggero, realtà imprenditoriale sparsa in tutta Italia che ci ha fornito detersivi e saponi sfusi. Più altri piccoli interventi di alcuni artigiani di cui mi faccio portavoce da tanti anni».

Uno Knotwear Club già pronto a dialogare con la produzione artigianale e con le scuole: «Abbiamo l’idea di fare almeno un evento al mese, divulgazione, scambio con altri artigiani e attività con le scuole – conclude Gaia Segattini –. Abbiamo vinto recentemente un bando che si chiama Tocc2 proprio per l’utilizzo di questo spazio come divulgazione e abbiamo ricevuto lettere d’interesse da parte del liceo artistico Mannucci di Ancona, del Corinaldesi di Senigallia e dell’Accademia di belle arti di Macerata. Aggiungo che questo luogo si pone anche come tappa turistica nell’eccellenza del territorio dell’entroterra senigalliese, colmo di attività e di imprese d’eccellenza. Tantissime persone della nostra community hanno già detto che vogliono venire e approfittare di questo spazio per un weekend all’insegna del turismo».

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