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Ospedale nuovo a Pesaro, Ceriscioli: «Azzerare tutto è rivalsa»

L'ex governatore delle Marche è intervenuto durante un dibattito organizzato dalla associazione Upupa. Ecco gli altri interventi

Un momento del dibattito

PESARO – Ospedale nuovo, project financing e investimento da 250 milioni. Se ne è parlato in un dibattito organizzato dall’associazione Upupa e trasmesso su Rossini Tv.

Tra gli ospiti l’ex governatore delle Marche, Luca Ceriscioli: «Questo ospedale non toglie niente a nessuno ma aggiunge a questo territorio». Ospedale nuovo stoppato in consiglio regionale con una mozione votata nei giorni scorsi dal M5s e dal centrodestra.

Ceriscioli, dopo aver difeso lo strumento di finanziamento del project financing che «permette di anticipare dei passaggi senza dover aspettare di avere tutte le risorse», ha spiegato perché a suo dire è necessario andare avanti col progetto. «Abbiamo la possibilità di veder partire nella nostra provincia un investimento da 250 milioni di euro per realizzare un ospedale moderno a servizio del territorio. È totalmente ideologico l’atteggiamento dei rappresentanti pesaresi del centrodestra che in maniera dottrinale sposano la linea della rinuncia al progetto: non guardano ai bisogni del territorio. La scelta di buttare via tutto è il punto debole di un pensiero che vuole azzerare quanto finora fatto».

L’ex governatore manda un messaggio anche al neo assessore regionale alla Sanità. «Il modello di Saltamartini è di portare tutto su Ancona – continua – Per non fare l’ospedale Pesaro-Fano farebbe un ospedale unico regionale. Siamo alla logica della campagna elettorale, non è un pensiero di un amministratore che ha un progetto chiaro. La sanità del territorio non è avere ospedali sparsi ma è fatta di assistenza e cure domiciliari. Senza contare la difficoltà di reperire personale qualificato. È un modello che ha accarezzato la pancia di chi voleva una propria rivalsa rispetto a una situazione che riteneva ingiusta ma non è un progetto».

Nel corso dell’iniziativa è intervenuto, oltre al consigliere comunale Michele Gambini e all’ex vicesindaco Giuseppina Catalano, il vicepresidente della Camera di commercio delle Marche, Salvatore Giordano come esperto di impresa. «Questo paese la deve smettere di essere perennemente in campagna elettorale – ha detto Giordano – Un ospedale non è di destra o di sinistra, ma è un bene prezioso per la collettività e i progetti avviati vanno onorati. Avrebbe avuto senso se la nuova amministrazione avesse aperto un tavolo di discussione per ridiscutere il progetto, ma decidere come è stato deciso credo sia stato sbagliato. Mi sarei aspettato un atteggiamento più rispettoso». Poi ha lanciato un appello alla nuova amministrazione affinchè «il nuovo bene progettato possa procedere altrimenti pagheremo un prezzo molto elevato» sostenendo che criticare lo strumento del project financing è «un errore madornale perché catturare un investitore privato che accompagna la costruzione di un bene pubblico per dare un servizio pubblico credo sia virtuoso».

Per l’ex sindaco pesarese, Oriano Giovanelli, occorre interrogarsi sul perché «dopo la decisione del consiglio regionale c’è stata una specie di ola nel resto della provincia» e su come si sia arrivati «ad un palpabile isolamento politico della città di Pesaro nei confronti del resto del territorio».

Il segretario provinciale della Cgil, Roberto Rossini, pur mantenendo «forti perplessità sullo strumento del project financing», sostiene che il nuovo ospedale «sarebbe prima di tutto una scelta di tutela della salute pubblica oltre che un leva importante per l’economia».

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