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L’ospedale di Camerino individuato per l’AV3. Sborgia: «Al sisma si aggiunge l’emergenza del Coronavirus»

La paura è quella di perdere i reparti di chirurgia e di ortopedia che, durante l'emergenza, saranno trasferiti a Macerata. Rassicurazioni dalla Regione Marche

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

CAMERINO – Emergenza Coronavirus nel Maceratese: l’ospedale di Camerino individuato come il nosocomio per il trattamento delle patologie legate al virus. Il sindaco Sandro Sborgia: «Prendiamo atto della decisione, una decisione che vede un’altra volta il nostro territorio alle prese con una situazione non facile, complicata e di emergenza. Aggiungiamo all’emergenza del sisma anche quella di fronteggiare il Coronavirus».

«Alle 9 di questa mattina (ieri 8 marzo, ndr.), sono stato contattato dalla dottoressa Nadia Storti per un incontro presso l’ospedale di Camerino, fissato alle 12 – ha spiegato il primo cittadino -. Mi è stato comunicato che l’ospedale di Camerino è stato individuato come quello di trattamento per eventuali patologie da Coronavirus per l’Area Vasta 3, quella di Macerata. Insieme a quello di Camerino sono stati individuati l’ospedale di Fano per l’Area Vasta 1, il reparto di Malattie Infettive a Torrette per l’Area Vasta 2, un’ala dedicata dell’ospedale “Murri” di Fermo per l’Area Vasta 4 e l’ospedale di San Benedetto del Tronto per l’Area Vasta 5».

«Le ragioni che hanno portato l’ospedale di Camerino a essere considerato punto di riferimento per il trattamento del Coronavirus sarebbe da ricercare nel fatto che l’ospedale ha una terapia intensiva e un reparto di rianimazione e che l’ospedale di Macerata, avendo all’interno un reparto di emodinamica, non poteva essere messo a rischio di chiusura. Non si poteva nemmeno ricorrere all’ospedale di Civitanova dato che in quella struttura è presente un reparto di pediatria – ha aggiunto il sindaco -. La decisione è stata presa dalla Regione Marche e abbiamo preso atto di questa scelta. Sul perché non sono state individuate altre strutture come San Severino o Tolentino ci è stato risposto che questi ospedali, non avendo tali reparti già pronti, non si sarebbero resi immediatamente disponibili; atteso che per rendere fruibile la struttura occorre un mese e mezzo. Nell’emergenza e nell’urgenza quello di Camerino era l’unico che poteva essere usato come riferimento».

«Sono state sollevate perplessità in relazione a questa scelta per il timore che con lo spostamento dei reparti di chirurgia e di ortopedia presso l’ospedale di Macerata, questi non torneranno più – ha spiegato Sborgia -. Ho ritenuto quindi opportuno che la decisione adottata dalla Regione fosse in qualche modo partecipata, spiegata e diffusa a tutti e quindi ho ritenuto giusto convocare tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza e i sindaci del territorio camerte. Alla riunione, in serata, hanno preso parte la dottoressa Storti, l’assessore Angelo Sciapichetti e i sindaci».

«Prendiamo atto della decisione, una decisione che vede un’altra volta il nostro territorio alle prese con una situazione non facile, complicata e di emergenza – ha aggiunto il primo cittadino -. Aggiungiamo quindi all’emergenza del sisma anche quella di fronteggiare il Coronavirus. È un momento difficile e ci è stato spiegato che questa era una necessità dettata dall’urgenza di rendere immediatamente disponibili dei posti letto che Camerino ha e che in altre strutture non ci sono. Una decisione che è stata partecipata da tutti i sindaci dell’entroterra e che comporta il timore della perdita definitiva di alcuni reparti e il timore che in una zona in cui ad oggi non è stato accertato alcun caso positivo di contagio, questo problema si diffonda».

«Sulla perplessità che chirurgia e ortopedia, una volta portati a Macerata non tornino più, abbiamo avuto le rassicurazioni del presidente della Regione che ha chiamato personalmente il direttore generale – ha spiegato il sindaco -. Nella delibera di Giunta che verrà firmata domani (oggi, ndr.) sarà espressamente dichiarato che l’ospedale di Camerino non perderà alcun reparto. Riguardo al pericolo di contagio, questo dipenderà dal grado di sicurezza che i sanitari saranno in grado di garantire: sappiamo i comportamenti da adottare quali sono e continuiamo a mantenerli».

«Affrontiamo questo momento, vista l’emergenza e l’urgenza, con estrema serenità e con estremo coraggio dato che è una decisione adottata per il bene di tutti e non possiamo pensare che sia stata adottata contro qualcuno – ha concluso Sborgia -. Vi terrò informati di ciò che accadrà nelle prossime ore e raccomando a tutti lo stesso comportamento che avete tenuto fino ad adesso e la stessa dignità con la quale abbiamo affrontato questa emergenza che non è solo della nostra regione ma nazionale e che speriamo possa passare presto e che possa risolversi nel miglior modo possibile».

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