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Osimo, la gara di cross alla Vescovara nella bufera

"Assist", l'associazione nazionale atlete, denuncia il montepremi diverso per uomini e donne, più alto per i "maschietti", e lancia l'appello alle atlete a non iscriversi all'evento in calendario il 26 novembre

Il "Cross", la tradizionale Corsa Campestre, sempre più popolare
Il "Cross", la tradizionale Corsa Campestre, sempre più popolare

OSIMO – La quinta gara nazionale di corsa campestre, valida come prova di selezione per i campionati europei di cross, sarà disputata domenica 26 novembre ed è patrocinata da Regione, Provincia, Coni, comitato regionale della federazione italiana di atletica leggera e Panathlon club di Osimo. Quest’anno però il cross di novembre al campo scuola di atletica leggera alla Vescovara di Osimo è entrato nella bufera. “Casus belli” il montepremi per i vincitori, che differisce per ognuno dei premi in palio dai 50 ai 100 euro sempre a vantaggio degli uomini: il primo premio ad esempio ammonta a 350 euro per i maschi e a 250 per le femmine, il secondo rispettivamente a 250 e a 200. La città di Osimo ospita l’evento che però è organizzato in collaborazione e con il patrocinio di Castelfidardo, Filottrano, Loreto, Montefano e Recanati.

A denunciare il fatto “Assist”, l’associazione nazionale atlete: «Chiediamo che la Fidal intervenga perché le regole esistenti vengano applicate. Non c’è nessuna ragione per cui il podio di un evento debba prevedere un premio diverso tra uomini e donne. Il podio deve essere uguale. Come, peraltro, è uguale la quota di iscrizione e uguali sono i chilometri. Per piacere segnalateci tutti i montepremi diversi e inoltreremo protesta formale. Chiediamo caldamente agli amministratori di non patrocinare eventi che abbiamo il podio diverso tra uomini e donne e, alle atlete, chiediamo di non iscriversi a gare con montepremi discriminatori». Tantissimi i commenti indignati, nella quasi totalità da parte di donne, che si sono scatenate in queste ore.

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