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Osimo, in tanti chiedono il ritorno della farmacia dell’ospedale

La riapertura della farmacia all’interno del “Ss. Benvenuto e Rocco”, come lamentano tantissimi osimani, è ormai cosa necessaria

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – «Riusciamo a riportare la farmacia dell’ospedale a Osimo o dobbiamo continuare a sopportare tutte le difficoltà per raggiungere Ancona? È impossibile trovare parcheggio, fare file assurde in orari assurdi, sotto la pioggia, la neve, il sole, sia noi familiari che persone malate con i bastoni e le stampelle». La riapertura della farmacia all’interno del “Ss. Benvenuto e Rocco”, come lamentano tantissimi osimani, è ormai cosa necessaria. Chiusa a seguito del trasferimento nel 2018 dello stesso ospedale da Asur a Inrca, sta creando disagi a tanti. «Abbiamo chiesto alla Regione nella persona del presidente del Consiglio regionale Dino Latini di intervenire sull’Inrca per vedere se c’è la possibilità di un piccolo ma indispensabile presidio di farmacia. Prima di tutto aiutare gli osimani nelle loro difficoltà, poi si organizzano le feste», affermano le Liste civiche alla minoranza puntando il dito contro l’amministrazione comunale.

Anche il dottor Achille Ginnetti, consigliere di Progetto Osimo futura, afferma: «Ho lottato, insieme ad altri che erano interessati al problema, dall’indomani della chiusura della farmacia ospedaliera. Dopo oltre un anno siamo riusciti ad avere la fornitura dei farmaci al poliambulatorio due volte la settimana ma ci sono comunque problemi organizzativi legati alla disponibilità delle ricette e ai tempi di consegna». Sul fronte sanità, il sindaco Simone Pugnaloni intanto informa la cittadinanza: «Condivido e raccolgo le preoccupazioni sollevate da esponenti politici della nostra città sulla carenza di risorse umane in diversi servizi sanitari territoriali. Dal poliambulatorio all’Umee e non da ultimo la mancanza di medici di famiglia dopo i recenti pensionamenti di stimati dottori che operavano nella nostra città. Come primo cittadino mi farò portavoce di queste istanze e scriverò ad Asur e Regione affinché si affrontino su tavoli istituzionali questi temi delicati».

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