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Osimo, in arrivo i finanziamenti per ristrutturare tre chiese danneggiate dal sisma

Ad annunciare il riconoscimento dei fondi, in tutto oltre un milione e mezzo di euro, è stato il sindaco Simone Pugnaloni

L'intervento dei vigili del fuoco alla chiesa della Misericordia di Osimo
L'intervento dei vigili del fuoco alla chiesa della Misericordia di Osimo

OSIMO – Saranno presto ristrutturate e in futuro riaperte al pubblico le chiese osimane danneggiate dal sisma del 2016 grazie ai fondi previsti dall’Ufficio ricostruzione costituito dopo il terremoto del centro Italia di quell’anno. Si tratta della chiesa vecchia di San Biagio, nell’omonima frazione a nord di Osimo, della chiesetta del Carmine in via Antico Pomerio, nel cuore del rione San Marco, e della vecchia chiesa della Misericordia. Per quest’ultima è in corso già uno studio tecnico avviato dalla Diocesi per cui erano state approvate mozioni in consiglio comunale, fondi a bilancio disposti dalla giunta Pugnaloni e mobilitazioni tra i residenti allarmati dai pericoli di crolli nonostante i vari interventi dei vigili del fuoco.

L’annuncio

Ad annunciare i fondi, in tutto oltre un milione e mezzo di euro, è stato il sindaco Simone Pugnaloni: «A nome mio personale e di tutta la città ringrazio il commissario per la ricostruzione Legnini per aver inserito tre chiese osimane nei finanziamenti per la ricostruzione. Nell’ordine, la Chiesa del Carmine (500mila euro), quella antica della Misericordia (750mila) e quella antica di San Biagio (350mila). La cittadinanza sarà felice di questa lieta notizia. Uno speciale ringraziamento va a Sua Eccellenza monsignor Angelo Spina che più di tutti ha ricercato questo aiuto per la nostra comunità e un altro al commissario uscente per la ricostruzione Legnini per aver pensato ad Osimo nell’ultimo finanziamento Edifici di culto 2022.Un augurio di buon lavoro al neo Commissario di fresca nomina che prenderà servizio dopo il bollino della Corte dei Conti, il senatore Guido Castelli, che conosco da anni e che sono sicuro saprà operare al meglio».

In alcuni dei tre cantieri molto probabilmente a questi fondi andranno aggiunti finanziamenti della Diocesi tramite la Cei per completare la messa in sicurezza.

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